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De Laurentiis sgancia la bomba su Sky: “Stanno per chiudere in Italia, cosa ci capiscono?”

A margine di un evento il presidente del Napoli ha parlato anche del futuro di Sky. De Laurentiis ha svelato che gli era stato proposto l’acquisto di Sky, ma ha rifiutato.
A cura di Alessio Morra
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Aurelio De Laurentiis a tutto campo. Il presidente del Napoli ha preso parte all'evento: ‘Le fusioni e le acquisizioni in Italia, i grandi investitori, le aree interessate e i protagonisti del settore', e in quell'occasione ha trattato numerosi argomenti ha parlato degli stadi, dei tifosi, ma anche del suo Napoli e delle problematiche del calcio attuale.

Il Napoli sta dominando il campionato, ma al Maradona c'è un surreale silenzio e in occasione di Napoli-Milan la contestazione è stata forte, seguita poi da pesanti episodi di violenza. Il numero uno azzurro, che a nome del club ha precisato le regole per portare striscioni e bandiere al Maradona, già nei giorni scorsi ha proposto la sua ricetta e ha invocato la Legge Thatcher, ora è tornato sull'argomento: "Siamo indietro all'Inghilterra anni luce e pure a Germania e Spagna. Mi dispiace dirlo ma siamo il Paese più bello del mondo ma anche quello più violento, con Mafia, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita e Camorra. Questo non aiuta. Ho parlato della Legge della Thatcher, che fu anche contestata. Gli altri ci hanno poi rimesso le mani, visto che la prima legge è del 1985 e nel 1991 è stata aggiustata sulle modalità di frequentazione degli stadi".

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Da chi frequenta gli stadi agli stadi come impianti è stato un passo breve: "Quando parliamo della costruzione dei nuovi impianti ci dobbiamo chiedere per chi li costruiamo. Chi ci protegge? Li dobbiamo fare per farceli distruggere? Anni fa fu lanciato un motorino a San Siro. Dobbiamo mettere un freno. Ieri al CONI c'era un signore che illustrava la facilità nel costruire gli stadi, ma non è vero. Questo è il Paese della Corte dei Conti e delle Sovrintendenze. Se i Comuni non mettono soldi negli stadi perché non lo cedono alle società per un euro, che garantirebbero gli investimenti. Poi non ci sono però le autorizzazioni. Quando vado a giocare all'estero vedo sempre a visitare gli stadi, ho visto quello dell'Arsenal, con 280 salottini. Il povero Commisso ha le mani nei capelli. Mi dice: ‘Aurelio, io non ci capisco nulla. Mi impediscono di fare qualunque cosa'".

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Adl ha anche una ricetta per modificare il calcio, per ‘svecchiarlo': "Il gioco del calcio andrebbe rivisitato. Abbiamo un intervallo di quindici minuti, i ragazzi a casa che giocano sulle piattaforme riprendono la partita al 46’? Io non credo, li stiamo perdendo tutti. Facciamo fare ancora televisione a gente di 50, 30, 20 anni fa".

Nell'evento De Laurentiis ha partecipato anche il presidente del Milan Scaroni, anticipando così anche i quarti di Champions League. Il presidente partenopeo ha parlato anche dei problemi nel merchandising del suo club: "Se Nielsen mi dice che il Napoli nel mondo ha 83 milioni di simpatizzanti, può essere che per una partita di grande cartello posso accogliere 30-40 milioni di biglietti virtuali, con una fatturabilità esponenziale mai avuta prima".

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E parlando di quell'argomento ha aggiunto: "Quindi perché dobbiamo andare da Sky dove fanno cinema e non nascono con il calcio, tant’è che stanno chiudendo in Germania, come stanno chiudendo in Italia. Il nostro amministratore delegato (De Siervo, quello della Lega Serie A ndr.) mi ha proposto di comprarla per un miliardo, ma perché? Sono settori diversi: loro si occupano di contenitori, io di contenuti“.

Di calcio giocato, in senso stretto, non ne ha parlato, ma De Laurentiis ha rivelato che il Napoli è il suo giocattolo e ha detto di no anche a un'offerta straordinaria da 2,5 miliardi e mezzo: "Un anno fa mi hanno offerto 2,5 miliardi e mezzo per il Napoli e mi sono chiesto: ma mi servono? Avrei dovuto comprarmi una squadra in Inghilterra, ma io ho origini napoletane. Il Napoli ha un valore? È un giocattolo della famiglia De Laurentiis, per cui non vedo motivi per cederlo fin quando non ci stancheremo. Il Bari? Va venduto fin quando non cambiamo la legge, se la cambiassero come in Europa mi sarebbe piaciuto da uomo del Sud". 

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