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Danilo parla da vero capitano sui casi di Dani Alves e Robinho: “Dobbiamo essere esempio per i giovani”

Danilo, difensore della Juventus e del Brasile, ha parlato in conferenza stampa della violenza sulle donne e dei casi di Dani Alves e Robinho: “Non è un problema solo del calcio, ma un riflesso della società”.
A cura di Vito Lamorte
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Danilo parla da capitano del Brasile ed esprime il suo pensiero sui casi di Dani Alves e Robinho. Entrambi gli ex calciatori sono stati condannati per stupro e il difensore della Seleçao e della Juventus in conferenza stampa ha dichiarato: “Penso che sia importante sensibilizzare i calciatori all’interno della nazionale sin dalle categorie giovanili. Ma non pensiamo che sia una questione che riguarda solo il calcio perché il calcio è un riflesso della società".

Il calciatore brasiliano si è soffermato sul tema e ha parlato dell'importanza che hanno gli atleti in quanto punti di riferimento per i tifosi più giovani: "Come atleti di alto livello dobbiamo capire il ruolo che abbiamo. Il nostro compito è giocare a calcio, rappresentare i club e la nazionale ma anche essere da esempio fuori dal campo per i giovani. Essere un calciatore è una parte della mia vita, ma ne ho anche un’altra che è altrettanto importante e che include la crescita personale. Abbiamo madri, sorelle, figlie, mogli, fidanzate che affrontano prove che noi uomini non affrontiamo“.

Danilo ha portato anche una testimonianza che gli è stata portata personalmente: "Parlavo con una donna, l'altro giorno, che mi ha detto: ‘Quando cammino per strada, se vedo un furgone parcheggiato non ci passo accanto perché ho paura che ci sia qualcuno che possa aggredirmi'. Noi, come maschi, non abbiamo questo tipo di paura".

Un discorso di grande impatto da parte del calciatore bianconero, che ha anche sottolineato che ciò che accade nel mondo del calcio è solo un riflesso della violenza in generale nella società brasiliana e non solo.

Nelle scorse ore abbiamo assistito alle evoluzioni dei due casi che sono stati menzionati da Danilo. Robinho dovrà scontare nove anni di detenzione in Brasile per stupro di gruppo avvenuto a Milano nel 2013 e oggi è stato trasferito in carcere nella “prigione dei famosi”: la Corte Suprema di Giustizia del Brasile ha accolto la richiesta dell'Italia di fargli scontare la pena in patria, dove sarà rinchiuso a Tremembé, un carcere speciale noto per ospitare detenuti in casi di grande ripercussione sociale.

Dani Alves ha vissuto momenti molto differenti tra ieri e oggi: l'ex laterale d Barcellona e Juventus aveva ottenuto la libertà su cauzione da parte della sezione 21 del Tribunale di Barcellona ma Neymar e il suo entourage hanno fatto sapere che non pagheranno la cifra come era stato detto nelle scorse ore e adesso ci sarà da capire come la situazione si evolverà.

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