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Daniele De Rossi: “Voglio tornare in Argentina per allenare il Boca Juniors”

Daniele De Rossi vuole tornare in Argentina per accomodarsi sulla panchina del Boca Juniors dopo aver militato per pochi mesi da calciatore: “Non ho lasciato nulla da calciatore, ecco perché voglio tornare come allenatore perché questa squadra è nel mio cuore. Le svolte della vita lo diranno, ma il mio desiderio è quello di guidare gli xeneizes”
A cura di Marco Beltrami
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Sia in campo che fuori, Daniele De Rossi ha le idee chiare. L'ex centrocampista non vede l'ora di iniziare la sua nuova vita da allenatore. Nei giorni scorsi il suo nome è stato accostato con decisione alla Fiorentina, con il presidente Commisso che ha poi smentito ogni contatto. A parlare del suo futuro ci ha pensato il diretto interessato, rivelando uno dei suoi sogni. In un'intervista a "La Nacion" De Rossi ha ammesso di voler allenare il Boca Juniors, ovvero la squadra in cui ha militato nel finale di carriera.

Daniele De Rossi vuole allenare il Boca Juniors, il sogno del centrocampista ex Roma

Daniele De Rossi vuole tornare in Argentina. L'ex capitan Futuro non è riuscito a fare quello che avrebbe voluto nel suo spezzone finale di carriera al Boca Juniors, a causa di qualche infortunio di troppo. La sua esperienza però in Sudamerica è stata comunque forte, e ha lasciato un segno importante. A tal proposito De Rossi vuole tornarci in un'altra veste: "Devo tornare in Argentina come turista e devo tornare per ringraziare le persone che mi hanno aiutato così tanto. E ho in testa l'idea di tornare come allenatore del Boca. Potrei essere l'ultimo della lista, ma la mia idea è quella. Se le cose fossero andate bene, avrei già incontrato Nico (Burdisso, ndr) che avrebbe dato il la alla mia carriera di allenatore in fondo al club. Fu prima che iniziassero i piccoli problemi familiari".

Perché De Rossi vuole tornare al Boca Juniors da allenatore

Ma perché De Rossi vuole tornare al Boca Juniors? La volontà dell'ex romanista è quella di lasciare il segno in un ambiente che gli ha dato tanto: "Il giorno in cui ho firmato la risoluzione ero negli uffici di Bombonera e improvvisamente ho alzato la testa e la Copa Libertadores era lì, in una vetrina. E mi sono detto: ‘Non ho lasciato nulla da calciatore, ecco perché voglio tornare come allenatore perché questa squadra è nel mio cuore ‘. Le svolte della vita lo diranno, ma il mio desiderio è quello di guidare il Boca… Ho già detto a Paolo Goltz che lo voglio come assistente di campo".

De Rossi infatti non sente "suo", il titolo vinto nell'ultima stagione dal Boca Juniors: "Sono felice se qualcuno pensa a me come uno che possa aver dato loro una gioia, ma non ho fatto quasi nulla. Me ne rendo conto, ne sono molto consapevole. Il titolo è stato vinto dai miei compagni di squadra in campo e sono stato molto contento per loro. Mi sono sentito parte di quel gruppo, oggi mi sento anche parte di quel gruppo, ma non ho fatto molto. Un giocatore come me, che è sempre stato il protagonista, un leader, un pezzo importante, che ha giocato mille partite, non si gonfia il petto per un titolo che i miei compagni di squadra hanno vinto con i denti e le unghie. Non sarebbe giusto".

Nella sua carriera De Rossi ha avuto la possibilità di lavorare per grandi allenatori come Bianchi, Capello, Spalletti, Ranieri, Luis Enrique, Lippi, Donadoni, Prandelli e Conte. Adesso l'ex centrocampista spera di poter seguirne le orme, mettendo in pratica i tanti insegnamenti e cercando di non ripeterne gli errori: "Ho assimilato qualcosa da tutti, anche quelle che penso non fossero così buone. I loro errori, che non voglio fare allo stesso modo. Sono stato fortunato, ora, ciò non significa che sarò un buon allenatore. Vedremo se riesco a trasmettere lo stesso, sono cose molto diverse. Penso di essere molto vicino all'essere un allenatore. Certo, mi sento pronto, mi sento eccitato. Teniamo riunioni con il mio staff tecnico. Anche senza una squadra, stiamo già lavorando insieme, guardando il calcio dall'altra parte lato, da dove non l'avevo mai visto. Non ho fretta, ma la possibilità mi entusiasma perché lo voglio davvero. "

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