Cuadrado: “Coronavirus? Siamo nelle mani di Dio”

"Siamo nelle mani di Dio". Juan Guillermo Cuadrado commenta così le ultime notizie sulla pandemia da Coronavirus che ha spostato i confini del contagio dalla Cina al mondo intero, con l'Europa travolta dall'ondata di Covid-19. L'Italia (in particolare la Lombardia) è tra i Paesi che hanno pagato il costo più alto in termini d'infetti e decessi. Spagna, Francia e Inghilterra solo adesso hanno percepito quale possa essere la portata del morbo che ha una carica virale fortissima. E solo adesso, con colpevole ritardo, hanno fissato le prime misure restrittive per contenere l'ondata di casa positivi.
La situazione non è facile ma bisogna rimettersi nelle mani di Dio e seguire le indicazioni delle autorità – ha ammesso il calciatore sudamericano della Juventus che nell'intervista a Espn parla anche delle condizioni di Rugani e Matuidi -. Siamo tranquilli perché i nostri compagni risultati positivi stanno molto meglio e ci stiamo attenendo alle raccomandazioni del governo.
Il metodo è sempre lo stesso: limitare al massimo le possibilità di contatto. C'è un solo modo per farlo, ovvero far sì che le persone restino a casa sempre. L'esterno d'attacco colombiano parla a ragion veduta: in Serie A il campionato è fermo, non riprenderà prima di maggio (secondo le intenzioni della Lega e della Figc). Tornare alla normalità è possibile ma avverrà in maniera molto lenta e con le giuste precauzioni, solo così è ipotizzabile che da aprile le squadre tornino ad allenarsi.
La gente non prenda questo virus alla leggera – ha aggiunto ancora Cuadrado, che ha chiuso l'intervento con una raccomandazione -. Non creda che non succeda nulla. E meno stiamo in luoghi dove c'è tanta gente, meglio è. Laviamoci le mani e restiamo a un metro di distanza dagli altri. Seguiamo tutte le indicazioni che ci vengono date.