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Coppa Italia, scontro su date e orari. Vincerla vale 20 milioni

Juventus-Milan (12 giugno) e Napoli-Inter (13 giugno) sono le semifinali di ritorno della Coppa Italia. Il 17 giugno è la data prevista per la finale. Si attende il via libera del Governo rispetto al divieto degli eventi “fino al 14 giugno” inserito nel dpcm ma le date del trofeo sono oggetto di scontro tra club. Intanto, conquistarlo assicura un discreto tesoretto in tempi di crisi per la pandemia.
A cura di Maurizio De Santis
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No della Juventus e del Milan. No anche dei partenopei. L'ordine delle partite verrà stabilito applicando il regolamento È l'ennesima porta in faccia sbattuta ai nerazzurri che aveva chiesto l'inversione della gara nel calendario della Coppa Italia. JuventusMilan (12 giugno) e NapoliInter (13 giugno), finale fissata per il giorno 17 dello stesso mese. Se finora non è arrivata l'ufficialità per date e orari dei match è solo perché si attende il via libera del Governo rispetto al divieto degli eventi "fino al 14 giugno" inserito nel dpcm. La richiesta di anticipo rende invece necessario un decreto ministeriale che firmato dal ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, e dal collega al dicastero della Salute, Roberto Speranza.

Perché l'Inter fa pressione? Da Milano fanno sapere di essere pronti anche a una forma di protesta clamorosa: mandare in campo la Primavera per il ritorno della semifinale (all'andata, a San Siro, vinse la squadra di Gattuso per 1-0 con gol di Fabian Ruiz). Le motivazioni sono tutte da ricercare nel calendario degli eventi che attende la formazione di Conte, alle prese anche con il recupero di campionato contro la Sampdoria e la ripartenza della Serie A. L'ad Marotta aveva avanzato l'ipotesi che almeno la finale fosse spostata al 2 agosto ma il no in Lega è stato perentorio.

Quanto porta in cassa la vittoria della Coppa Italia? Se finora il trofeo tricolore è stato sempre considerato "figlio di un dio minore" rispetto alla Champions e all'Europa League, adesso anche il tesoretto messo in palio fa comodo. In tempo di pandemia, introiti diminuiti e necessità economiche conquistare la coccarda porta in dote circa 20 milioni di euro. Vincere la finale, infatti, garantisce anzitutto la qualificazione diretta alla prossima edizione dell'Europa League e il bonus per la partecipazione (12/15 milioni tra bonus partecipazione e market pool delle italiane). In aggiunta ci sono gli incassi per i diritti tv (5.3 milioni per la squadra vincitrice) e altri 2/3 milioni in previsione della Supercoppa Italiana.

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