Conte e la disfatta del Napoli in Champions: riecheggia il discorso che Allegri fece dopo di lui

Era il 9 marzo 2019 quando la Juventus allenata da Massimiliano Allegri dopo aver vinto 4-1 contro l'Udinese si avviava alla sfida di tre giorni dopo, martedì 12 marzo, in Champions contro l'Atletico Madrid per il ritorno degli ottavi. Una sfida che è rimasta nella storia del club bianconero dato che Cristiano Ronaldo e compagni riuscirono a firmare un'impresa battendo 3-0 ai colchoneros, ribaltando lo 0-2 dell'andata. Proprio nella conferenza post vittoria sui friulani ad Allegri viene fatta l'ennesima domanda sull'eventuale uscita della Juventus dalla Champions contro l'Atletico. Una situazione definita allora come "fallimento" della stagione.
A quel punto Allegri impazzisce e lancia una frecciata a distanza ad Antonio Conte – ma senza nominarlo – da cui aveva raccolto l'eredità della panchina bianconera: "Io le cose difficilmente me le scordo – spiegò -. Ho sempre detto che da quando sono arrivato io per la Juventus la Champions è stata sempre un obiettivo perché l'anno prima la Juventus è andata fuori ai gironi".
E aggiunse: "Ricordo che la prima volta che sono arrivato alla Juventus e si giocava la prima partita di Champions, c'era gente bianca come questo pallone perché aveva paura a scendere in campo col Malmoe". Una frase, quest'ultima, riferita a Conte e all'approccio della sua squadra a un certo tipo di partite, che oggi sembra riportare all'attualità dopo il pesante ko del Napoli in casa del PSV.
Allegri tirò in ballo la paura di giocare e affrontare avversari anche modesti come il Malmoe e dell'atteggiamento che aveva quella squadra in quegli anni ereditata da Antonio Conte. Una paura che sembra essersi palesata anche nella notte di ieri al Philips Stadion di Eindhoven con il Napoli di Conte gelato dai colpi degli olandesi e incapace di reagire colpo su colpo ai gol del PSV. Le parole di Allegri sono così tornate subito nella memoria comune al triplice fischio della partita specie per quanto visto in campo. Il Napoli a tratti è sembrato davvero impaurito dalla pressione e dalla tenacia degli avversari aggressivi su ogni pallone.

Ma da dove arriva questa paura, se così si può definire, sottolineata da Allegri? Conte alla Juventus ha sempre fatto fatica in Champions e anche nelle sue precedenti esperienze le cose di certo non sono andate meglio nella massima competizione europea riservata ai club. La paura a cui faceva riferimento Allegri può essere forse riassunta come pressione che evidentemente sente lo stesso Conte in queste partite viste le alte aspettative nei suoi confronti e nel suo Napoli. Non è un caso forse che anche lo stesso Capello ieri in diretta su Sky parlando con Conte post PSV aveva detto: "Conte era mogio mogio in panchina, dall'inizio. Mi è sembrato strano non vederlo attivo e attento come è sempre stato".