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Claudio Segagni è morto a 48 anni per un malore improvviso: ha lavorato con Inter, Roma, Juve e Arsenal

L’apprezzato traduttore che ha lavorato per più di 30 anni tra Inter, Roma, Juventus e Arsenal Claudio Segagni è morto a causa di un malore improvviso all’età di 48 anni. Tra le collaborazioni più importanti dell’interprete quella con l’ex tecnico giallorosso Rudi Garcia, con l’ex allenatore nerazzurro José Mourinho e con la Nazionale italiana di Marcello Lippi in occasione dei Mondiali del 2010.
A cura di Michele Mazzeo
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Claudio Segagni è morto all'età di 48 anni anni a causa di un malore improvviso. Il mondo del calcio piange dunque l'apprezzato traduttore che ha lavorato per più di 30 anni tra Inter, Roma, Juventus, Arsenal ma anche con la Nazionale nel Mondiale 2010 e che da anni era diventato anche opinionista tv a Top Calcio 24 e Sportitalia. Da interprete ha collaborato con tantissime personalità importanti per questo sport come l'allenatore Josè Mourinho. Appena una settimana fa, sui propri canali social aveva postato una foto che lo vedeva sorridente insieme all'attaccante ex Milan e Barcellona, oggi al Monza, Kevin Prince Boateng.

Tanti i messaggi di cordoglio per la sua prematura scomparsa. La Roma lo ha ricordato con un tweet che recita "Ciao Claudio!" scritto a corredo di una foto che lo ritrae in tuta giallorossa risalente al periodo in cui ricoprì il ruolo di traduttore di Rudi Garcia al suo primo anno nella Capitale.

Anche l'emittente Sportitalia, dove più volte è stato ospite in veste di opinionista, ha voluto ricordare il compianto Claudio Segagni unendosi al dolore della famiglia: “Sportitalia si unisce al dolore della famiglia per l’improvvisa scomparsa di Claudio Segagni. Vogliamo ricordarti così, con il tuo sorriso e la tua cordialità che portavi spesso nelle nostre trasmissioni” si legge infatti nel messaggio postato sui canali social ufficiali dell'emittente. Il calcio italiano ed internazionale (ultimamente era anche commentatore tv per alcune emittenti arabe) perde dunque una personalità che nella sua vita è riuscito ad unire il suo lavoro, quello di interprete, alla sua più grande passione, vale adire il calcio.

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