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Chiama n**ro un calciatore: telecronista sospeso per insulto razzista

L’episodio è avvenuto durante la telecronaca del campionato di Serie C tra Trento e Vicenza. Il giornalista si è scusato in diretta ma non è bastato a evitare la sospensione. “È stato solo un lapsus, può capitare di confondere due cognomi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Jean Freddi Pascal Greco sta per battere un calcio di punizione ma il telecronista commette un errore gravissimo.
Jean Freddi Pascal Greco sta per battere un calcio di punizione ma il telecronista commette un errore gravissimo.

"Negro con il numero 15… attenzione a Negro". L'errore commesso dal telecronista che commenta la diretta di TrentoVicenza è inaccettabile, grave. Stefano Carta si è anche corretto subito e scusato per quello che è stato definito un insulto razzista ma non è bastato per evitare il provvedimento di sospensione da parte dell'emittente, Eleven Sport, per la quale commentava il match del campionato di Serie C.

L'espisodio è avvenuto al 12° minuto del primo tempo quando il centrocampista della squadra vicentina, Jean Freddi Pascal Greco, s'è incaricato della battuta di un calcio di punizione. È in quel momento che il giornalista commette quello che per lui è stato solo un "lapsus", non immaginava quali sarebbero state le conseguenze di quello scivolone imperdonabile. Il video divenuto virale è arrivato addirittura in Parlamento per l'interrogazione presentata dal senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, ai ministri dello Sport e dello Sviluppo Economico, Andrea Abodi e Adolfo Urso.

"Scusate… attenzione a Greco, non Negro". Dice Carta, che prova a rimediare alla confusione fatta, tradito dal colore della pelle del calciatore. Ma sarà impossibile rimediare. Greco è di nazionalità italiana: è nato nel 2001 a Andohatapenaka (Madagascar) e all’età di tre anni è stato adottato da una famiglia di Roma. Ha un fratello maggiore, Josè, che è mezzofondista con le Fiamme Gialle.

Il giovane ha iniziato la carriera nel settore giovanile della Lodigiani, passano poi a quello della Roma e del Torino prima di indossare le maglie di Pordenone (attuale detentore del cartellino), Catania e Vicenza (in prestito).

Gravissima leggerezza dietro la quale non c'è alcun intento razzista. Si è trattato solo di un "imperdonabile lapsus". È questa la versione raccolta nel comunicato dell'emittente che, pur avendo preso le difese del "collaboratore", ne annuncia la sospensione dal servizio.

In riferimento all’increscioso episodio verificatosi nel corso della diretta streaming della partita di Serie C fra Trento e Vicenza – si legge nella nota ufficiale di Eleven Sports – e che ha visto coinvolto un telecronista che collabora con Eleven, il quale ha confuso il cognome del giocatore Freddi Greco con un altro cognome (comunque frequente fra i club di Serie C) chiaramente fraintendibile, Eleven Sports intende innanzitutto scusarsi con tutte le parti coinvolte e che si sono sentite in qualche modo lese, in primis con il giocatore del Vicenza, Freddi Greco.

Nonostante l’accaduto sia da ricondurre ad una gravissima leggerezza da parte del collaboratore, ci sentiamo di affermare – con certezza – che dietro a questo episodio non si celi alcuno sfondo razzista e non sarebbe corretto considerarlo sotto altra veste, lontana sia dal modus operandi di Eleven Sports sia da quello del commentatore stesso.

Jean Freddi Pascal Greco con la maglia del Torino quando giocava nel settore giovanile granata.
Jean Freddi Pascal Greco con la maglia del Torino quando giocava nel settore giovanile granata.

Si è trattato, purtroppo, di un imperdonabile lapsus ad opera del telecronista, che si è prontamente corretto qualche secondo più tardi. Il collaboratore in questione, che ha commentato con professionalità e puntualità tante partite di Serie C nel corso delle stagioni precedenti, ha già fatto pervenire le proprie scuse alla società del Vicenza e al giocatore. Pur avendo compreso le sue ragioni e raccolto le sue scuse, la collaborazione con il telecronista è stata sospesa.

Oltre a scusarsi, Stefano Carta s'è detto profondamente dispiaciuto: non aveva alcuna intenzione di offendere né insultare Freddi Greco. "È stato un lapsus. E ciò che mi dispiace particolarmente – le parole del giornalista – è che, coloro che non mi conoscono, possano associare questo mio errore al colore della pelle. Ma ci tengo a precisare che non è assolutamente così. Essere sia telecronista di eventi sportivi mi porta a conoscere tantissimi giocatori, anche di categorie differenti. E può capitare di confondere due cognomi".

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