1.676 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Castroman oggi è fuori dal calcio, vende santini ma non per soldi: “Su di me hanno detto cose false”

Lucas Castroman ex eroe della Lazio nel derby dopo il ritorno in Argentina ha deciso di dedicarsi alla vendita di santini nell’azienda di famiglia.
A cura di Marco Beltrami
1.676 CONDIVISIONI
Immagine

Lucas Castroman ha vestito la maglia di Lazio e Udinese in Serie A, senza lasciare un segno particolarmente degno di nota. Il momento più alto della sua carriera italiana è stato la rete nel derby a regalare il paradiso ai biancocelesti e un'enorme delusione alla Roma. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora per l'argentino che dopo il ritiro si è dedicato all'azienda di famiglia specializzata nella vendita di santini.

Chi è Lucas Castroman, eroe della Lazio nel derby con la Roma

Centrocampista di destra, trequartista o ala destra, non faceva molta differenza per il duttile Lucas Martin Castroman, cresciuto calcisticamente nel Velez, club con cui ha stabilito un rapporto speciale. Nel 2001 la grande occasione con l’approdo nel calcio europeo, nella Lazio di Cragnotti che nel mercato di riparazione spese per lui circa 9 milioni di euro. Nelle tre stagioni vissute in biancoceleste, la gioia principale è stata quella del gol decisivo nel derby contro la Roma in pieno recupero per il definitivo 2-2. Un motivo d’orgoglio per l’argentino che grazie a quella rete ha lasciato il segno in un'esperienza complessivamente non troppo esaltante, con 37 presenze complessive e 4 reti. Nel 2003 il prestito all’Udinese, con la soddisfazione di aver segnato l’unico gol proprio contro la Lazio.

Archiviata la parentesi italiana, Castroman militò poi nuovamente nel Velez, nel Club America, nel Boca Juniors e infine nel Racing prima di arrendersi, a soli 30 anni, ai tanti infortuni e ritirarsi dal calcio giocato. Al suo attivo in carriera anche 5 presenze con l’Argentina e un titolo mondiale nel campionato sudamericano Under 20. Una particolarità è legata proprio all'esordio con la maglia della nazionale maggiore, avvenuto nel giorno dell'addio alla stessa di Diego Armando Maradona.

Cosa fa oggi Castroman dopo il calcio, ha anche un negozio di santini

Subito dopo la fine della sua avventura in campo, Castroman ha deciso di staccare con il pallone. In un'intervista ai media argentini infatti Lucas ringraziò la sua famiglia per avergli permesso non solo di coltivare la passione per il calcio, ma anche di studiare per diventare perito industriale: "Faccio lavori elettrici, idraulici, me la cavo con tutto". Oltre a questo però l'ex centrocampista ha potuto sfruttare l'impresa famiglia, una "santeria" ovvero un "negozio di santini".

A Cronache di spogliatoio infatti Castroman ha dichiarato: "Mi sono dedicato al mio negozio di famiglia. Vendiamo dai santini al mate in bottiglia. Puoi trovare di tutto. Sono state scritte tante cose false. Io non sono tornato perché avevo bisogno di soldi, ma perché mio padre ha avuto un cancro e mi sono dovuto rimboccare le maniche per aiutare la mia famiglia".

Una scelta figlia della volontà di contraccambiare l'affetto ricevuto dai suoi genitori: "Sono cresciuto così, con un gran senso di responsabilità verso i miei genitori. Da noi le difficoltà erano tante, mangiavamo il pane duro per giorni e spesso non c’era il cibo per tutti. Il giorno del mio esordio con il Velez mio padre piangeva, sapeva che poteva essere una via di fuga. È così è stato. Raccontarlo oggi mi riempie di orgoglio".

Da poco però qualcosa è cambiato nella sua vita ed è tornata la voglia di calcio. La vittoria dell'Argentina ai Mondiali ha riacceso l'entusiasmo per Castroman che segue tante partite e aspetta la chiamata giusta, magari per insegnare il gioco del pallone ai più piccoli. Sarebbe per lui come un gol nel derby di Roma: "Guardo partite a ciclo continuo e aspetto una panchina. Gioco anche tanto a Padel e mi godo i miei figli. Poi amo viaggiare. Il calcio mi ha fatto girare il mondo, vorrei girarlo con i miei figli e fargli conoscere altre culture. Nessuno di loro gioca a calcio. Io il calcio l’ho sofferto e sono contento che loro facciano altro. Per me era un modo per uscire dalle difficoltà e regalare un futuro alla mia famiglia. Sono felice che per loro la situazione sia diversa".

1.676 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views