89 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Mondiali in Qatar 2022

Canelo Alvarez vomita ancora odio su Messi: “Figlio di pu**ana”. Ma è caduto in un tranello

Il pugile messicano attacca duramente il campione dell’Argentina. Ce l’ha con lui per l’episodio della maglia calpestata nello spogliatoio. Questa volta è caduto in un clamoroso malinteso. E il calciatore della Tri, Guardado, lo ha avvertito.
A cura di Maurizio De Santis
89 CONDIVISIONI
Canelo Alvarez rincara la dose nei confronti di Messi. Lo insulta sui social per la questione della maglia scalciata nello spogliatoio.
Canelo Alvarez rincara la dose nei confronti di Messi. Lo insulta sui social per la questione della maglia scalciata nello spogliatoio.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Hijo de puta". "Figlio di pu**ana". Il pugile messicano Canelo Alvarez ce l'ha con Lionel Messi. Urla il suo disappunto nei confronti del campione argentino e lo fa attraverso i social. La sua rabbia è esplosa ancora una volta per quel pasticcio della maglia della ‘Tri' che l'argentino avrebbe lanciato a terra nello spogliatoio e poi scalciato senza rispetto, come fosse uno straccio. In quei momenti di euforia collettiva, per un successo che tiene in corsa la Seleccion per la qualificazione agli ottavi, è successo di tutto.

Un'altra immagine, però, ha alimentato i bollenti spiriti del boxeur. Peccato si trattasse di un clamoroso fake e si sia lasciato trascinare dall'emotività: una foto artefatta, condivisa da un falso account riconducibile al ‘dieci' argentino che con una sua prodezza ha regalato una vittoria pesante nella sfida contro i centro-americani.

Il tweet infuocato del pugile messicano contro il dieci dell'Argentina.
Il tweet infuocato del pugile messicano contro il dieci dell'Argentina.

Sul pavimento c'è la casacca verde del Messico tenuta al suolo da quel che sembra la mazza di una scopa: uno sfregio, un'offesa che il combattente intende lavare alla sua maniera. Come? Basta dare un'occhiata ai tweet editati nei giorni scorsi a caldo, poco dopo la diffusione del video della discordia registrato nello spogliatoio dell'Albiceleste.

"Ragazzi, avete visto Messi pulire il pavimento con la nostra maglia e bandiera! – le parole di Canelo -. Farà meglio a pregare Dio che non lo trovi. Proprio come io rispetto l'Argentina, lui deve rispettare il Messico! Non sto parlando del paese nel suo insieme, solo delle brutte cose che ha fatto Messi".

A prendere le difese della Pulce era stato l'ex attaccante dell'Argentina e del Manchester City, Sergio Aguero, che aveva censurato quegli accenti con parole altrettanto decise. "Sicuramente non conosci il calcio e quello che succede in uno spogliatoio. Le magliette sono sempre per terra dopo le partite perché sono sudate… e poi se vedi bene lui fa il movimento per sfilare la scarpa e per sbaglio la colpisce".

In buona sostanza, quell'atteggiamento che è sembrato irriguardoso non era affatto intenzionale. Non c'era malizia dietro quel gesto. Andrés Guardado, calciatore del Betis e della nazionale messicana, si è espresso allo stesso modo provando a ridimensionare la portata dello ‘scandalo' e fornendo una spiegazione molto plausibile.

La foto della discordia che ha fatto infuriare i tifosi messicani per il trattamento di Messi alla maglia della Tri.
La foto della discordia che ha fatto infuriare i tifosi messicani per il trattamento di Messi alla maglia della Tri.

La casacca che si vede ai piedi di Messi è la sua, l'ha scambiata alla fine del match. Ed è rimasto sorpreso dai commenti molto duri di Alvarez che non conosce alcune delle consuetudini che avvengono nel chiuso di uno spogliatoio dopo un incontro. Nel bene e nel male le reazioni sono sempre le stesse.

"C'è un accordo non scritto secondo cui quando lasci le magliette sudate sul pavimento è perché dovranno essere lavate. Che sia la tua divisa oppure quella dell'avversario non cambia. Funziona così". Guardado aggiunge un altro dettaglio a sostegno della propria spiegazione. "La divisa che Messi aveva ai suoi piedi era la mia. Ce la siamo scambiata e anch'io quando sono arrivato ne mio spogliatoio l'ho buttata per terra. Noi calciatori sappiamo come vanno certe cose in alcuni momenti. Per questo non diamo importanza a questi dettagli".

89 CONDIVISIONI
1000 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views