Bremer svela il vero problema della Juve con Motta e Allegri: “Era così l’anno scorso e due anni fa”

Gleison Bremer è tornato stabilmente nella difesa della Juventus dopo una stagione, quella passata, trascorsa ai margini della squadra per via del durissimo infortunio che l'ha costretto a fermarsi. Oggi il difensore brasiliano è tornato ad essere leader della retroguardia di una Juventus che nonostante i 7 gol subiti nelle ultime due partite tra Inter e Borussia Dortmund sembra essere cambiata con Tudor. Di questo ha parlato proprio Bremer al termine della partita pareggiata contro i tedeschi 4-4 sottolineando la necessità di intervenire sul problema dei troppi gol subiti ma evidenziando allo stesso tempo anche i grossi passi in avanti fatti dalla squadra.
"Questa è la mentalità che dobbiamo portare a casa anche se non si possono subire così tanti gol – ha detto il difensore -. Questa è una cosa da migliorare". A questo punto il centrale bianconero che fino all'ingresso in campo di Locatelli era stato capitano della Juventus fin dal primo minuto, ha fatto riferimento anche alla passata stagione, quella con Thiago Motta, senza escludere anche l'ultima con Allegri: "Ora stiamo creando un gruppo solido, l'anno scorso non c'era. L'anno scorso, anche due anni fa, quando subivamo gol così era dura da riprendere".

Il gruppo potrebbe essere dunque la chiave giusta che ha consentito alla Juventus di sbloccarsi mostrando in queste prime uscite che di certo era mancato sia con Motta che con lo stesso Allegri. "Anche contro l'Inter abbiamo ripreso due partite". Insomma, per il difensore brasiliano il cambiamento della Juventus parte proprio dalla base solida di un gruppo di giocatori che sembrano remare tutti dalla stessa parte. Dimenticati i problemi relativi al mercato, la mancata cessione di Vlahovic o i contratti in scadenza. Oggi la Juve di Tudor pensa solo al campo.
Le parole di Bremer su Vlahovic: "Ci ascolta sempre"
Una rinascita che è iniziata anche grazie allo stesso Vlahovic di cui Bremer ha parlato: "È un bravo ragazzo, ma soprattutto ha la mentalità di un vincente e quello è l'importante – ha aggiunto Bremer sul compagno di squadra -. Lui ha tanto da insegnare ai ragazzini perché quando parliamo noi più vecchi ci ascolta sempre". Infine la sua sensazione per aver indossato proprio quella gloriosa fascia da capitano fino all'ingresso in campo di Locatelli: "Il mister mi ha fatto questo regalo, è importante essere vice capitano".