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Superlega europea di calcio

Barcellona, Juve e Real contro l’indagine della Uefa per la Superlega: “Mancanza di rispetto”

Barcelona, ​​Juventus e Real Madrid hanno pubblicato un comunicato ufficiale in cui hanno espresso tutto il loro disappunto sulla decisione da parte della Uefa di aprire un’indagine ufficiale per i tre club promotori della Superlega. Le tre società in questione hanno ribadito il loro obiettivo, specificando che comunque non accetteranno alcun ricatto da parte della Uefa.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Barcelona, ​​Juventus e Real Madrid hanno pubblicato un comunicato ufficiale in cui hanno espresso tutto il loro disappunto sulla decisione da parte della Uefa di aprire un'indagine ufficiale per i tre club promotori della Superlega. Sono infatti attese le sanzioni previste dal massimo organo calcistico europeo nei confronti dei due club spagnoli e dei bianconeri. Le società in questione però non ci stanno: "L'apertura di un fascicolo disciplinare da parte della UEFA è del tutto incomprensibile e mina direttamente lo Stato di diritto che noi cittadini dell'Unione europea abbiamo democraticamente costruito. Inoltre, costituisce una mancanza di rispetto per l'autorità dei tribunali stessi". Il durissimo comunicato diramato dai club esprime la grande amarezza per l'atteggiamento mostrato dall'Uefa nei confronti di "tre delle più grandi istituzioni della storia del calcio".

All'interno della nota diramata pochi istanti fa, i club definiscono "allarmante" questa situazione in cui i tribunali di giustizia avevano già avvisato la Uefa di astenersi da intraprendere qualsiasi azione contro i club fondatori della Superlega mentre è in corso un procedimento giudiziario. Barcellona, Juventus e Real Madrid, hanno comunque ribadito che l'obiettivo della Superlega è sempre stato quello di migliorare la situazione del calcio europeo ma sempre restando in dialogo permanente con la Uefa. Nella parte finale del comunicato, le società in questione ribadiscono come non accetteranno alcun ricatto da parte della Uefa: "Barca, Juve e Madrid, club centenari, non cederanno a nessun tipo di coercizione o pressione intollerabile e continueranno a mostrare la loro ferma volontà di discutere, dal dialogo e dal rispetto, le soluzioni urgenti che il mondo del calcio richiede oggi".

Il comunicato integrale

"FC Barcelona, ​​Juventus de Turin e Real Madrid CF vogliono esprimere il loro più assoluto rifiuto per l'insistente coercizione che la UEFA sta mantenendo nei confronti di tre delle più grandi istituzioni della storia del calcio. Allo stesso modo, questo atteggiamento è allarmante in flagrante violazione della decisione dei tribunali di giustizia, che hanno già rilasciato una chiara dichiarazione avvertendo la UEFA di astenersi dal intraprendere qualsiasi azione contro i club fondatori della Super League mentre è in corso il procedimento giudiziario.

Pertanto, l'apertura di un fascicolo disciplinare da parte della UEFA è del tutto incomprensibile e mina direttamente lo Stato di diritto che noi cittadini dell'Unione europea abbiamo democraticamente costruito. Inoltre, costituisce una mancanza di rispetto per l'autorità dei tribunali stessi.

Fin dall'inizio, la Super League è stata promossa con l'obiettivo di migliorare la situazione del calcio europeo, sempre in dialogo permanente con la UEFA e con l'obiettivo di continuare ad aumentare l'interesse per questo sport e offrire ai tifosi il miglior spettacolo possibile. Tutto questo, in un quadro di sostenibilità e solidarietà, soprattutto nella situazione economica di massimo rischio come quella vissuta dalla maggior parte dei club europei.

Tuttavia, invece di studiare come modernizzare il calcio in un dialogo aperto, la UEFA vuole che ritiriamo i procedimenti legali che, come potrebbe essere altrimenti, mettono in dubbio il suo monopolio sul calcio europeo. Barca, Juve e Madrid, club centenari, non cederanno a nessun tipo di coercizione o pressione intollerabile e continueranno a mostrare la loro ferma volontà di discutere, dal dialogo e dal rispetto, le soluzioni urgenti che il mondo del calcio richiede oggi.

O modernizziamo il calcio o assisteremo alla sua inevitabile rovina".

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