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Allegri la vede dura: “La nuova Champions sarà quasi impossibile da vincere”. E spiega perché

Massimiliano Allegri spiega che la sua Juventus è in linea con gli obiettivi datigli dalla società al suo ritorno: erano tre. Il tecnico bianconero peraltro non è molto possibilista sulle chance di vincere la Champions League nei prossimi anni: “Sarà difficile, quasi impossibile”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Con un contratto in scadenza nel 2025 e una classifica che a 9 giornate dalla fine vede la sua Juventus saldamente terza e dunque qualificata alla prossima Champions League – salvo cataclismi e nonostante la recente striscia negativa che ha visto i bianconeri portare a casa solo 7 punti nelle ultime 8 partite – Massimiliano Allegri dovrebbe guidare la Vecchia Signora nella nuovissima edizione della competizione, che vedrà partire proprio dalla prossima stagione il nuovo format a 36 squadre (invece di 32) con girone eliminatorio unico, prima della fase a eliminazione diretta. Un torneo che secondo il 56enne tecnico toscano sarà peraltro "quasi impossibile" da vincere, come spiega a The Athletic.

"È normale che con la riforma della Champions League – che sarà difficile da vincere… quasi impossibile perché il nuovo formato è come il tennis – la corsa sarà tra le top otto e sarà difficile per una di loro non arrivare in finale. Lo stanno facendo per garantire che le prime otto possano arrivare alla finale, penso, perché vogliono che sia uno spettacolo", spiega Allegri.

Massimiliano Allegri ha ancora un anno di contratto con la Juventus
Massimiliano Allegri ha ancora un anno di contratto con la Juventus

Quando parla di "nuovo formato come il tennis", l'allenatore della Juventus si riferisce alle teste di serie che usciranno fuori dalla classifica delle 36 squadre del girone unico. Le prime otto non solo si qualificheranno direttamente agli ottavi, ma verranno sistemate nel tabellone come appunto succede nel tennis. Prima e seconda classificata della ‘regular season' (che prevede 8 partite per squadra) potrebbero ad esempio incontrarsi eventualmente solo in finale, garantendo dunque delle corsie preferenziali per le squadre dimostratesi più forti, evitando in tal modo accoppiamenti da ‘finale anticipata' già nei quarti di finale.

Alla luce della grande disparità di risorse tra le squadre italiane e quelle della Premier League, Allegri vede anche un'opportunità in tutto questo: "A questo punto è impossibile colmare il divario tra la Premier e la Serie A. Quindi dobbiamo andare avanti in questa direzione: lavorare ancora di più sullo sviluppo dei giovani, sull'essere sostenibili e competitivi nel proprio campionato, sull'assicurarsi di qualificarsi per la Champions League ogni anno, sull'avere una buona stagione nella competizione e cercare di andare il più lontano possibile".

Secondo Max, la sua Juventus è in linea con gli obiettivi datigli dalla società al suo ritorno
Secondo Max, la sua Juventus è in linea con gli obiettivi datigli dalla società al suo ritorno

"Dobbiamo capire che i nove scudetti di fila sono stati una cosa straordinaria – ricorda a tutti Allegri – Non succederà più in Serie A. Ci sono state solo due volte come questa nella storia della Juventus: i cinque anni di fila sotto Carlo Carcano e Carlo Bigatto negli anni '30 e i nove consecutivi dal 2012 al 2020. Al di là di questo, la Juventus ne ha vinti al massimo due di fila, poi uno dopo tre anni, come hanno fatto altri club. I nove di fila hanno fatto uscire percezioni fuori di testa perché la realtà è diversa".

Del resto, la stessa Juventus – spiega il livornese – non gli aveva certo posto obiettivi altissimi al suo ritorno nel 2021: "Quando sono tornato mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra. L'obiettivo era quello di portare in prima squadra tre giocatori della Next Gen ogni anno, abbassare il monte ingaggi e rendere la squadra sostenibile pur rimanendo competitiva". A raccontarla così, insomma, l'Allegri bis sarebbe perfettamente in linea con quanto chiestogli dalla società.

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