Allegri è sicuro di restare alla Juventus il prossimo anno: in una frase dice tutto
"A fine stagione facciamo sempre il punto. In stagioni vincenti e come questa c’è sempre da vedere quelli che sono stati gli errori fatti. A parte l’ultimo pezzo di stagione, la prima parte potevamo fare meglio. L’anno prossimo cercheremo di fare una stagione migliore". Così Massimiliano Allegri ha esordito nella conferenza stampa alla vigilia di Udinese-Juventus, gara valida per la trentottesima giornata del campionato di Serie A che è in programma alla Dacia Arena di Udine.
Il tecnico bianconero ha fatto di nuovo riferimento all'annata che ha passato la Juve tra campo e fuori: "Ognuno di noi dalla gestione di quest'annata uscirà migliore, in termini di rafforzamento di equilibrio. Quando le cose vanno bene non ci si deve esaltare, quando ci sono queste vicissitudini non ci si deve abbattere".
Allegri è tornato sulla frase della scorsa settimana che ha fatto molto discutere i tifosi ("Se avessi voluto vincere sarei andato da un’altra parte, ma la Juventus è una famiglia"): "Sapevo che avrei avuto difficoltà a vincere, il che significa che la Juve, quando sono tornato, era in fase di costruzione. Diverso è avere l'ambizione di vincere sempre, ma su questo sono sempre stato molto chiaro. Così come non è in dubbio il mio entusiasmo".
In merito alla partita di Udine, il tecnico bianconero ha fatto l'elenco degli assenti: "Domani non ci saranno Vlahovic e Bremer, oltre a De Sciglio, Fagioli e Pogba".
Dopo la partita con Udinese ci sarà un incontro con la società per fare un bilancio dell'annata e vedere cosa fare per il futuro: "Dopo l'Udinese sapremo con più chiarezza quello che sarà della Juventus l'anno prossimo. Partendo da quello la società farà le proprie valutazioni e indicherà la strada. Abbiamo una buona base e credo che la Juventus farà un'annata ottima".
Sui sentimenti che si possono provare dopo un anno del genere Allegri ha risposto così: "Abbiamo rabbia e voglia di ripartire, perché quando non vinci ti rimane questo, sennò diventi come tanti altri, per cui vincere e perdere è uguale. Dovremo mettere l'anno prossimo questa rabbia sul campo, con equilibrio, per essere protagonisti fino alla fine".
