Adani imprevedibile su Allegri: “Siate sinceri. Ho aspettato questo momento per cinque anni”

Lele Adani ha applaudito il Milan e soprattutto Max Allegri dopo la vittoria di Udine: “Da luglio ripeto che la sua proposta idealmente è vincente. Sta proponendo un calcio che mostra il merito. E sul merito non c’è mai conflitto”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Milan ha dominato a Udine, andando ben oltre il 3-0 inflitto ai friulani nella quarta giornata di Serie A. Merito della lucidità di Pulisic e Fofana sottoporta ma anche di una espressione corale di gioco e di idee che hanno evidenziato la serenità con cui la squadra è scesa in campo, evidenziando una sicurezza che era venuta meno all'esordio. In cui Max Allegri esplose tutta la propria frustrazione, davanti alla evidente "mancanza di percezione del pericolo" che costò il clamoroso KO con la Cremonese. Lo stesso Allegri che oggi Lele Adani esalta ed elogia, prendendosi meriti su ciò che tutti han visto a Udine ma che l'opinionista Rai aveva anticipato già mesi prima: "Ora siate sinceri, almeno da metà luglio che lo dicevo".

Adani applaude Allegri e si prende un merito: "Da metà luglio dico che sarebbe stato un progetto vincente"

Il vecchio "nemico" Max Allegri non c'è più: Lele Adani sotterra l'ascia di guerra di fronte ad un Milan a tratti debordante a Udine, al di là del risultato finale un perentorio 3-0 che ha confermato le qualità della squadra in campo. E soprattutto del gioco espresso, che ha esaltato lo stesso Adani che sui social, si prende il "merito" di aver detto per primo e in tempi non sospetti, che proprio Allegri al Milan avrebbe fatto bene: "Padre tempo sta operando, in silenzio ma sta operando. Siate sinceri da quanto tempo sto dicendo che il progetto tecnico di Allegri sarebbe stato un progetto idealmente vincente nei concetti? Almeno da metà luglio, dal giorno stesso in cui è arrivato al Milan". Così inizia Adani, che poi si autoproclama primo tra i pari: "Perché ho sempre creduto, ho aspettato e ho sperato. E sto ora riscontrando e constatando che anche lui, un allenatore legato a vecchie convinzioni, avrebbe potuto evolversi e proporre finalmente calcio come ha fatto stasera".

L'analisi di Adani del Milan di Allegri: "Sceglie in modo vincente e tuti ci divertiamo"

L'analisi di Adani è lucida e chirurgica, andando ad evidenziare la mano di Allegri di fronte a quanto ha mostrato il campo, entrando nel merito del tecnico: "Un calcio di proposta, un calcio di pressione, di dominio, attrattivo. Un calcio che proprio per questo rivela il merito, e sul merito non c'è conflitto. Su questo gioco siamo tutti d'accordo, sull'attrattiva tecnica tutti ci leghiamo, tutti ci divertiamo e tutti constatiamo che chi è in panchina sceglie in maniera vincente. Con protagonismo…" continua Adani. "Che un gol venga fatto con recupero in palla alta, che un altro venga realizzato con proposta tecnica e accompagnamento di tanti uomini, che le azioni possano svolgersi a destra con Saelemaekers imprevedibile, a sinistra con questa alternanza tra Modric che nel dominio innesca Rabiot, con Pulisic che lega il gioco ed Estupinian prende la fascia. Con i tre difensori con i piedi sulla linea della metà campo che a turno accompagnano tutti perché tutti hanno proposte, hanno creato superiorità numerica".

Adani, l'ultimo applauso ad Allegri: "Nel merito non c'è mai conflitto"

Alla fine, dunque, il bel calcio unisce i cuori, anche quelli di due "nemici" che in passato non hanno mancato di far valere le proprie ragioni e punti di vista, spesso divergenti. "Vengono i gol, viene il gioco e viene fuori lo spettacolo. Io ci ho creduto dal primo giorno. Ma di cinque anni fa… ho aspettato" ha concluso Adani, che poi ha sottolineato come la magia del calcio vada al di là di qualsiasi divergenza: "E adesso chi sono i primi ad essere contenti? I tifosi della squadra allenata da Allegri ma soprattutto gli sportivi, chi ama il calcio, lo rispetta e da sempre con libertà e obiettività hanno combattuto chi voleva far passare per buono un messaggio non buono. Vince il gioco, vince il calcio: nel merito non c'è conflitto".

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