Lewandowski rompe il contratto con Huawei, arriva la smentita: “Informazioni false”

Sono tante le reazioni da parte degli sportivi alla guerra che la Russia ha dichiarato all'Ucraina. Una situazione che ha suscitato grande indignazione e numerose iniziative da parte di federazioni, club e singoli atleti. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato Robert Lewandowski ad aver dato un segnale visibile a tutti. Dopo aver indossato una fascia con i colori della bandiera ucraina sul braccio sinistro durante la partita tra Bayern Monaco e Eintracht Francoforte, l'attaccante polacco non si limita ai gesti e ha deciso di concludere la sua partnership di sponsorizzazione con il gruppo cinese Huawei rinunciando ad un contratto superiore ai 5 milioni di euro.
La decisione è arrivata dopo le accuse che sono state rivolte all'azienda cinese di aver aiutato la Russia ad effettuare attacchi informatici e a proteggere la propria rete dagli stessi dopo l'invasione dell'Ucraina: secondo riportato nelle scorse ore da diversi media internazionali, Huawei avrebbe offerto formazione e aiuto agli hacker russi e al governo di Putin dopo le incursioni cyber del gruppo Anonymous all'infrastruttura digitale.
Il gruppo ha respinto queste notizie e le ha etichettate come una bufale ("storia non vera e basate su informazioni false"), ma questo non ha fatto cambiare idea al forte calciatore polacco e il suo consigliere Tomasz Zawislak all'agenzia di stampa AFP ha dichiarato: "Oggi abbiamo deciso di porre fine alla cooperazione di marketing tra Robert Lewandowski e il marchio Huawei". Nemmeno la smentita ufficiale hanno convinto Lewandowski e il suo e l'entourage: "Stiamo sospendendo l'implementazione di tutti i servizi pubblicitari da parte nostra".
Come già riportato, Lewandowski aveva già preso posizione lo scorso weekend indossando una fascia con i colori della nazionale ucraina sul braccio sinistro oltre a quella da capitano e dopo la partita aveva utilizzato parole molto chiare sulla situazione: “Questa mattina ho deciso di indossare questa fascia. Quello che sta succedendo è inaccettabile. Non avrei mai pensato che potesse succedere. Fa male. È tutto drammatico. Spero che il mondo intero protegga l'Ucraina".
Robert aveva già fatto sentire la sua voce dopo che la sua nazionale polacca aveva deciso di non scendere in campo contro la Russia nei play-off per i Mondiali 2022 ancor prima che la nazionale venisse esclusa dalla FIFA: "Non credo si possa togliere lo sport dalla politica. Non posso scendere in campo a Mosca e dimenticare cosa sta succedendo in Ucraina in questo momento".
I fatti, dopo le parole. Firmato: Robert Lewandowski.