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Olimpiadi Tokyo 2020

Italbasket nella storia! Batte la Nigeria e si qualifica ai quarti del torneo olimpico

Gli Azzurri partono benissimo poi soffrono l’eccessiva fisicità e la grande vena offensiva della Nigeria nei due quarti centrali. Negli ultimi 10 minuti però, con una difesa eccellente e trascinati dai due golden boy Alessandro Pajola e Nico Mannion, 1999 e 2001, l’Italia risale dal -7 e si impone 80-71.
A cura di Luca Mazzella
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Se è un sogno, non svegliateci! Dopo una partita ricca di emozioni e sofferta fino alla fine, l'Italia del basket compie l'impresa. Con la vittoria sulla Nigeria per 80-71 la squadra di Meo Sacchetti approda ufficialmente ai quarti del torneo Olimpico di Tokyo e, in attesa di conoscere la sua posizione nel girone (che dipenderà dall'esito di Germania-Australia in programma alle 10:20 di oggi) e la sua avversaria, si gode i baby-fenomeni che oggi hanno vestito i panni degli eroi. Su tutti, Nico Mannion e Alessandro Pajola. Gli uomini azzurri in doppia cifra sono 5 in totale e, nonostante l'8/31 dall'arco e un Danilo Gallinari visibilmente sottotono e acciaccato (8 minuti e 1/4 al tiro), un ultimo quarto da 24-8 ribalta il punteggio e ci regala il più inaspettato dei risultati. Un mese e mezzo fa, prima del pre-olimpico, anche solo sognare di essere a Tokyo sembrava utopia. Oggi, siamo tra le prime 8 squadre al mondo.

La cronaca della partita

Meo Sacchetti si presenta con Pajola in quintetto come grande novità per avere subito grossa energia contro una squadra che fa della fisicità il suo punto forte. La Nigeria inizia invece con una zona 3-2 molto aggressiva sugli esterni. Melli ne individua il punto debole subito e segna dal post alto, mentre i nostri avversari cercano di chiudere le linee di penetrazione per sfruttare poi le ruote motrici dei loro super-atleti e andare in transizione, evitando la difesa schierata. Ancora Nico Melli dal post serve Polonara che segna col fallo per il 6-2. Jordan Nwora, fresco campione NBA coi Bucks (ma praticamente mai visto in campo) mette la tripla che vale il 6-5 ma arriva il secondo parziale di 6-0 dei nostri, stavolta con Tonut e Polonara sugli scudi, che costringe al time out Mike Brown.

Non cambia molto in uscita dalla sospensione e con un rapido 5-0 italiano che ci fa salire sul 17-5 il nostro break si estende fino all-11.0. A sbloccare l'attacco dei nigeriani ci pensa un fallo antisportivo molto dubbio di Gallinari ma la precisione in lunetta non è il punto forte dei nostri avversari, che trovano comunque il rimbalzo offensivo e 2 punti che sanno di ossigeno. Neanche il tempo di provare a reagire che Stefano Tonut con un suo personalissimo uno-due segna prima in penetrazione e poi i due liberi del 21-10. Mannion, anche oggi in uscita dalla panchina, si presenta come meglio non può segnando col fallo e portandoci sul 24-10. Un paio di disattenzioni consentono alla Nigeria di mettersi in partita con una tripla e un rimbalzo offensivo, un piccolo preludio di quello che sarà il copione dei due quarti centrali. Il primo, intanto, si chiude sul 29-17 con un'Italia totalmente in controllo del match. Il secondo si apre con due falli in un amen di Gallinari che estromettono di fatto Danilo dalla gara. Nel frattempo, l’NBA Jahlil Okafor ci fa male sotto canestro (3/3 per iniziare) e dopo le triple di Metu e un 8-0 nigeriano per aprire i secondi 10 minuti, Meo Sacchetti ricorre al time-out.

La zona nigeriana inizia a crearci qualche grattacapo che la scarsa vena nel tiro da fuori non ci aiuta a superare, i rimbalzi offensivi concessi iniziano sinistramente ad assomigliare a quelli concessi nel secondo tempo all'Australia e con un attacco fermo e un latente nervosismo lasciamo il pallino del gioco alla Nigeria, che rientra pienamente in partita. Fontecchio ci sblocca portandoci sul 34-30 dopo un lungo blackout, solo che a prestarci al loro gioco (contropiede di Tonut sbagliato e immediata transizione nigeriana) ci esponiamo tantissimo alla loro freschezza fisica e alla loro fisicità. Myie Oni segna gli unici 3 punti della sua partita che portano lo svantaggio a 1 solo punto. Per trovare risposte a rimbalzo Sacchetti chiama dalla panchina Amedeo Tessitori, che però brucia un paio di possesso offensivi contribuendo a estendere il controparziale nigeriano che sale fino al 17-5. Precious Achiuwa domina però nel pitturato e la Nigeria arriva al primo vantaggio della partita 36-35. Pippo Ricci, di professione uomo-squadra e leader, entra benissimo e segna la tripla del 37-36 dall’amato angolo, Tessitori segna subendo fallo e reagendo ai 3 possessi di fila molto brutti (2 palle perse e una stoppata subita) e ci porta sul 40-36 dopo libero convertito. Sull'ennesima tripla della Nigeria andiamo a riposo in vantaggio per 40-39.

Il secondo tempo inizia esattamente col medesimo copione del secondo quarto: Italia imprecisa dall’arco, Nigeria abile a coprire il campo e a riempire gli spot in transizione segnando da 3, Okafor in serata di grazia a punirci da sotto canestro assieme a un Jordan Nwora incontenibile quando punta il ferro. Il nostro peggior momento coincide con un’altra tripla di Metu e un rimbalzo offensivo di Achiuwa che schiaccia a due mani per il 60-54. Siamo in difficoltà, Meo prova a ottenere risposte da Danilo Gallinari che però entra, commette il terzo fallo e esce di nuovo.

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Con lui in campo c'è anche Nico Mannion, che si scalda per il gran finale. Penetrazione nel traffico a dare la sveglia al nostro attacco, chiudiamo sul -7 il terzo quarto e la gara sempre ancora in controllo della Nigeria. Negli ultimi 10 minuti però reagiamo da grandi campioni e ribaltiamo il canovaccio tattico visto fino a quel momento: Fontecchio, Melli, Ricci e Vitali puniscono da ogni posizione o forniscono comunque giocate di grande sacrificio per costruire un 9-0 che ci riporta col naso avanti. Nel momento di maggior sforzo e col vento in poppa Sacchetti capisce che Alessandro Pajola può rappresentare una decisiva spina nel fianco dei nostri avversari e così il classe '99 entra, regala assist, subisce falli da veterano e ci porta dopo una perla per Melli e un libero trasformato sul 72-67. La Nigeria si rifà sotto con un canestro rapido ma Nico Mannion, dopo un'ottima circolazione di palla, segna la tripla più importante della sua carriera e concretizza il sogno. Finisce 80-71, l'Italia è tra le 8 più forti del mondo.

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