Dennis Rodman e l’amicizia con Putin: “Arrivo in Russia e fa: vuoi una Lamborghini? Poi ero single…”

Una Lamborghini fiammante, gentile omaggio di Vladimir Putin. Dennis Rodman, ex star della NBA, ricorda con vanto e orgoglio l'amicizia con il presidente russo. Ne rivendica i buoni rapporti e un livello di confidenza tale da partecipare assieme a lui a sfilate di moda, cene lussuose e altri eventi in compagnia di modelle tanto eleganti quanto avvenenti. The worm (il verme, è il soprannome con il quale era conosciuto in attività il giocatore) ha tirato fuori dal baule dei suoi racconti quegli incontri ameni che hanno fatto molto discutere. Lo ha fatto nel corso della diretta streaming con lo YouTuber N3ON, un intervento arricchito anche da altri dettagli: ovvero la simpatia che sembra nutrire verso Kim Jong-un, il leader supremo della Corea del Nord.
Il rapporto di amicizia tra l'ex NBA e il presidente russo
Cosa ha rivelato Rodman durante l'intervista? Nulla che non si conoscesse già, visto che ha parlato della stima nei confronti di Putin anche in altre occasioni, nemmeno tanto recenti. "Una delle cose che più mi piace è la Russia e posso dire di conoscere Putin molto bene. L'ho incontrato cinque volte". E ne ha subito il fascino dell'uomo di potere. Ma l'affetto è stato reciproco: "Mi ha chiesto: Dennis, vuoi una Lamborghini?. Ho detto di sì e l'ho avuta per una settimana. All'epoca ero single…". Nella narrazione di questo feeling occupano un ruolo centrale gli avvenimenti mondani e altri privati organizzati dal presidente russo: tutti caratterizzati, oltre alla munificenza della sua generosità, dalla presenza di modelle "che sembravano uscite da un film di Hollywood".
Com'è nata l'amicizia con Putin? Rodman porta indietro le lancette dell'orologio di una decina d'anni, fino al 2014 per la precisione: allora si recò in Russia (su invito del presidente) quale ambasciatore di basket e ne restò favorevolmente impressionato tanto definire il leader come un "brav'uomo", opinione di cui è fermamente assertore anche oggi.
Rodman mediatore per il rilascio di Brittney Griner
Il nome di Rodman compare incidentalmente anche nella vicenda che ha riguardato il rilascio della giocatrice della WNBA, Brittney Griner, arrestata in Russia per possesso di cannabis. Nel 2022 aveva ricevuto il benestare al viaggio verso Est nel tentativo di mediare per il suo rilascio ma fu costretto ad accantonare ogni buon proposito onde evitare dicomplicare i negoziati ufficiali. La cestista è poi tornata negli States solo in seguito a uno scambio di prigionieri.

Le conversazioni con il nordcoreano Kim Jong-un
Durante la stessa chiacchierata, Rodman ha toccato un altro argomento: il suo legame con il leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong-un. Anche in questo caso è stata la palla a spicchi ad accorciare le distanze e ad agevolare la conoscenza rinsaldatasi dopo una partita amichevole del 2013.