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Simone Anzani e il pianto liberatorio in diretta: è campione del mondo dopo la malattia al cuore

Il centrale dell’Italvolley non trattiene l’emozione in tv per il successo iridato. A fine partita si è reso protagonista anche di un gesto bellissimo nei confronti di un avversario.
A cura di Maurizio De Santis
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Simone Anzani è in lacrime per la gioia del Mondiale di pallavolo vinto dall'Italia contro la Bulgaria. "È una partita particolare per me, una cosa incredibile… perché arrivo da due anni difficili dove ho rischiato di smettere di giocare", dice in diretta tv. Non ce la fa a trattenersi e si abbandona a un pianto liberatorio. Il 33enne centrale della Nazionale e di Modena è stato sul punto di ritirarsi quando, due anni fa, gli fu diagnosticato un problema cardiaco. Oggi è stato autore di ben 9 punti (7 in attacco e 2 a muro) tra cui il match point che è stato un'esplosione di felicità.

Anzani c'era all'Europeo 2021 e al Mondiale 2022, entrambi trionfali per gli Azzurri. Poi nell'estate del 2023 fu preso dalla paura e dallo sgomento per l'esito degli esami e dalla disperazione perché le parole dei medici, oltre a metterlo in allarme, significavano anche che avrebbe dovuto saltare i Giochi di Parigi 2024. "Ho rincorso un'Olimpiade che era il mio ultimo obiettivo e adesso sono qua grazie a mia moglie, alle mie bambine, ai miei genitori, a mia sorella e ai miei amici", aggiunge con la voce singhiozzante.

Un anno fa l'intervento di ablazione per risolvere un problema al cuore

Nel 2024, dopo lo stop dell'anno precedente, Anzani dovette sottoporsi a un intervento di ablazione al cuore. Un'anomalia riscontrata dall'apparecchio impiantato sotto pelle rilevò il malfunzionamento e non ebbe scelta: si fermò per nuovi controlli e poi operarsi per guarire definitivamente. Ecco perché la storia personale molto recente che rende bene l'idea dello stato d'animo e spiega come dietro quel viso rigato dalle lacrime ci molto altro. È passato dalla sconforto e dalla paura alla felicità per aver conquistato un successo che fino a qualche tempo fa nemmeno pensava di poter sognare.

La dedica per Lavia: "Dani, è per te", mostra in tv la medaglia d'oro

Anzani prende un attimo di pausa. Porta una mano sul viso e prova ad asciugare le lacrime. Vorrebbe resistere, non può. Quel cuore, a causa del quale ha rischiato di mettere fine alla sua carriera, batte forte e ha memoria di quanto possa essere duro lo sconforto quando la vita prende un corso diverso all'improvviso. E non si è mai pronti davvero. Simone, però, non si è mai arreso. Si è sottoposto anche a un'operazione poi è tornato in Nazionale ed è stato premiato con il successo iridato.

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Le ultime parole sono per il compagno di squadra, Daniele Lavia (omaggiato anche da Giannelli): "Questa è per te", afferma guardando dritto nella telecamera e mostrando la medaglia d'oro che sente di dividere con "Dani" che a fine agosto scorso s'è gravemente infortunato alle dita.

Consola un avversario in lacrime, il gesto è bellissimo: gli tiene la testa alta

Nonostante la forte emozione di quei momenti, mostra una forte empatia con l'avversario che è dall'altra parte della rete e incrocia a fine match per la stretta di mano. Gli passa davanti, si accorge che è disperato e piange per la sconfitta. Anzani fa la prima cosa che gli viene dall'anima.

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Il giocatore del sestetto tricolore ha gli occhi ancora umidi, si ferma davanti a lui, lo incoraggia e lo ringrazia per aver dato tutto, si complimenta con lui e gli dice di tenere la testa alta anche se in quel momento le lacrime e la delusione gliela rendono pesantissima. Anzani prende tra le mani il suo viso e lo tiene dritto. Non deve abbassare il capo, ha nulla di cui vergognarsi.

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