Scandalo nel Pentathlon sospeso il Presidente federale: tra le spese pazze anche iscrizioni al Fantacalcio

Uno scandalo che ha subito fatto il giro del web e ha messo alla pubblica berlina il Presidente Federale del Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner che è stato squalificato per ben 20 mesi. L'accusa infamante è di aver utilizzato senza alcun ritegno i fondi federali per spese pazze, tra cene luculliane in ristoranti stellati, acquisti di telefonini e prelievi in contanti come "rimborsi spese anticipati". Tra le voci contestate anche le iscrizioni al Fantacalcio.
Bittner sospeso dalla Procura: tra le voci contestate, pranzi e cene in ristoranti stellati
La sentenza emessa è immediatamente esecutiva e quindi per Fabrizio Bittner la sospensione dal ruolo di presidente della Federazione è subito iniziata e durerà per i prossimi 20 mesi. La Procura federale ha deciso la sanzione disciplinare dopo aver analizzato le spese effettuate su una segnalazione e alla fine si è scoperto praticamente di tutto. Bittner con i soldi federali ha speso circa 20 mila euro in tre anni tra rimborsi spese non dovuti o supportati dai regolamenti in vigore. Tra le tante voci, c'è anche una cena consumata al ristorante dei vip in zona Colosseo a Roma, con un filetto di Wagyu giapponese da 300 grammi, costato la bellezza di 115 euro e una costata di Rubia Gallega da 153 euro. Poi altri pranzi luculliani tra cui aperitivi al Bistrot Cannavacciuolo di Novara e spaghettate ischitane.
Tra le spese pazze anche iscrizioni al Fantacalcio: "Devo aver sbagliato tasto del pc…"
Bittner ha provato anche a difendersi: "Rappresento la Federazione e mi capita di dover ospitare persone importanti. Posso aver sbagliato? Forse, ma se c'è qualcosa nella rendicontazione, che comunque non mi è mai stato contestato in precedenza, sono pronto a restituire il di più". Tra le voci di spesa contestate a Bittner anche acquisti per 1.800 euro in iPhone, ripetuti prelievi di contante giustificati nella memoria difensiva come "degli anticipi di rimborso spese dovuti". A sconcertare ancor più altri soldi spesi allegramente, tra cui diverse iscrizioni al Fantacalcio, sulle quali lo stesso Bittner ha provato a difendersi in modo alquanto particolare: "In questo caso devo aver premuto un tasto sbagliato del pc…"
Dietro allo scandalo una vendetta politica dal suo avversario per la Presidenza
Tutto è nato dietro ad una segnalazione che è arrivata alla Procura da parte di Pierluigi Giancamilli, che ha presentato regolare esposto, suo rivale elettorale per la presidenza federale. Dietro a tutto, dunque, il sospetto di una mossa politica ben mirata: "Se non mi vogliono più in Federazione basta che lo dicano e men vado. Giancamilli fino ad oggi non aveva mai obiettato su nulla…" Adesso preparerà ricorso, il caso proseguirà in tribunale.