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Paola Egonu attaccata per il gesto all’avversaria cinese: “Ma non sono una bulla. Era pericoloso”

L’episodio che ha destato polemiche è avvenuto durante la partita di Nations League vinta dall’Italia contro la Cina. L’atteggiamento dell’opposto azzurro, ammonito dall’arbitro, non è piaciuto.
A cura di Maurizio De Santis
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"Non sono una bulla". Paola Egonu ha condiviso una storia sui social con la quale s'è difesa dalle accuse e dalle critiche ricevute per il gesto fatto nei confronti della giovanissima schiacciatrice cinese, Dong Yuhan, nel match di Nations League vinto dall'Italia (3-0). La reazione dell'opposto azzurro dopo aver subito un muro non è passata inosservata: per molti è stata sia una caduta di stile (basta leggere i commenti in calce ad alcuni post su Instagram), perché ha voluto fare la voce grossa con una ragazzina di 19 anni al debutto in nazionale, sia una mancanza di rispetto (considerato che, da regolamento, a interloquire dovrebbero essere solo le capitane). Lo stesso arbitro ha ritenuto eccessivo quel comportamento e l'ha ammonita.

Il gesto di Egonu nei confronti dell'avversaria cinese

Cosa è successo? E perché Egonu è nell'occhio del ciclone? L'Italia ha vinto i primi due set e nel 3° è in vantaggio 9-7. L'opposta azzurra viene murata da Dong Yuhan che, nel ricadere, in maniera del tutto involontaria, finisce col proprio piede sinistro poco al di là della rete e colpisce l'avversaria in fase discendente. L'italiana resta accovacciata per terra, salvo rialzarsi poco dopo e recarsi sotto rete: si rivolge alla rivale, ha lo sguardo fisso su di lei e, con un cenno palese, la invita ad avvicinarsi per invitarla a fare maggiore attenzione così da evitare il rischio d'infortuni.

Il primo arbitro, il signor Paul Catalin Szabo-Alexi, ha assistito a quella scena che non gli è piaciuta: ha rimproverato Egonu poi, dopo un'ulteriore reazione, ha estratto il cartellino giallo col quale ha censurato un comportamento che, a termini di regolamento, sarebbe consentito solo alle capitane.

La critiche all'opposto azzurro: "Maleducata, dovresti vergognarti"

L'atteggiamento di Egonu ha suscitato polemiche molto forti. Per quanto abbia cercato di chiarire, quel gesto non le è stato perdonato da quanti, in calce ad alcuni post, sono intervenuti a censurare la reazione della giocatrice azzurra.

"Dong Yuhan è una giovane giocatrice di 19 anni, e questa è stata la sua prima volta nella formazione titolare – è stato uno dei commenti -. È perfettamente normale che sia eccitata dopo aver bloccato una stella. Ma non eri così da giovane? Inoltre, il video replay mostra che lei non ha oltrepassato il limite. Perché fare il bullo con una ragazza come lei? È davvero maleducato!". Tra i più gettonati ce n'è anche un altro: "È assolutamente vergognoso chiamare in modo maleducato un giocatore più giovane o più vecchio di te e rimproverarlo così".

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La reazione di Egonu su Instagram: "Non sono una bulla"

Paola Egonu ha risposto su Instagram all'ondata di opinioni negative che l'hanno travolta. "Tutto quello che volevo dire alla giocatrice cinese era di fare attenzione perché è caduta nella mia metà campo e questo poteva costituire un pericolo sia per me sia per lei – ha scritto l'opposta azzurra -. Mi vedete come una bulla ma volevo soltanto aiutarla visto che, in questo stesso modo, si è infortunata una sua compagna di squadra. E non mi importa essere stata murata in quell'azione, perché questa è la pallavolo".

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Il riferimento dell'azzurra è a quanto avvenuto in Cina-Giappone, partita vinta 3-1 dalla nazionale cinese ma caratterizzata dall'incidente di Wu Mengjie. L'opposta si è infortunata alla caviglia per un contatto fortuito: ha messo male il piede per terra dopo un intervento a rete nella stessa azione in cui lei stessa ha piazzato il punto per chiudere la partita.

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