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Orrore al Kentucky Derby, 7 cavalli sono morti tra allenamenti e gare: “Un  campo di sterminio”

Nell’ultimo Kentucky Derby, una delle principali e più seguite corse ippiche americane, feroci polemiche sono scoppiate dopo le improvvise morti di 7 cavalli in 10 giorni: tutte in circostanze misteriose.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultimo Kentucky Derby, una delle principali e seguite corse ippiche in America, è finito tra atroci polemiche per le morti di ben sette cavalli avvenute nei 10 giorni precedenti all'evento. Cinque animali sono deceduti durante gli allenamenti in previsione della gara, mentre altri due sono stati soppressi in circostanze misteriose. Che hanno fatto aprire una inchiesta federale mentre le associazioni animaliste hanno denunciato una situazione che da sempre sfrutta gli animali in modo selvaggio e fa utilizzo illecito di sostanze dopanti.

Wild on Ice, Take Charge Briana, Code of Kings, Parents Pride, Chasing Artie, Chloe’s Dream e Freezing Point: sono i sette cavalli morti, i purosangue che sono stati soppressi da sabato 29 aprile, apertura della settimana del Kentucky Derby, a sabato 6 maggio, giorno del grande appuntamento. L'organizzazione dell’Horse Racing Integrity & Safety Authority ha semplicemente riferito che per via delle ferite riportate sul tracciato "non hanno potuto far altro che sopprimere gli animali", uno scarno comunicato che è stato seguito dal silenzio proveniente dalla clinica equina da cui non sono state date ulteriori spiegazioni.

Una accanita polemica che ha così offuscato il Kentucky Derby, celebre competizione ippica che si tiene a Louisville, arrivata alla sua 149esima edizione e conclusa con la vittoria del fantino venezuelano Javier Castellano ha vinto questo sabato con il cavallo Mage. Ma pochi se ne sono curati, con una inchiesta che è subito stata aperta: "La trasparenza per noi è un valore importante, per mantenere tanto la credibilità quanto la sicurezza delle corse" hanno spiegato poi i responsabili di Churchill Downs che mentre stanno verificando la situazione hanno provveduto a sospendere a tempo indeterminato uno degli allenatori "fino a quando le circostanze non saranno chiarite".

Il sospetto più fondato è l‘utilizzo smodato di doping sugli animali, una piaga che sempre più spesso sta attanagliando le corse ippiche statunitensi tanto che dal 22 maggio entrerà in vigore un nuovo codice di prevenzione e tutela, che intensifica i controlli e inasprisce le pene. Un dubbio che è calato proprio sui due cavalli del tecnico sospeso, le cui motivazioni non sono state del tutto ancora chiarite visto che lo stesso allenatore aveva provveduto di persona all'abbattimento.

Attualmente mentre alla Kentucky Horse Racing Commission è affidato il compito di fare chiarezza sulle morti relative alla competizione ippica, l'organizzazione in difesa degli animali Peta ha definito Churchill Downs in un comunicato stampa un "campo di sterminio" e ha chiesto "la chiusura della pista" affinché possano essere attuati protocolli per la protezione dei cavalli "più potenti".

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