Maria Ermakova non ricorda cosa le è successo in gara: “Sono felice di essere ancora viva”

Maria Ermakova non ricorda cosa le è successo, né come ha fatto ad arrivare al traguardo della gara dei diecimila metri dei campionati nazionali di atletica leggera a Kazan. Per lei esistono solo un prima e un dopo, quel che c'è stato nel lasso di tempo intermedio è cosa a lei sconosciuta: il grande spavento provocato dal crollo improvviso in pista e per le sue condizioni di salute hanno scandito la frazione finale della corsa. Non ha memoria dello svenimento, dei soccorsi, delle cure mediche e del record personale di 30:42.15 che ha stabilito spingendosi al limite del collasso. Nulla.
Ermakova racconta cosa è successo in conferenza: ha un vuoto di memoria
La 28enne podista russa, che era apparsa già molto provata per lo sforzo sostenuto, ha raccontato in conferenza stampa le circostanze drammatiche che hanno caratterizzato la sua performance, in modo particolare i giri conclusivi. Ha ammesso di avere avvertito i primi sintomi quando ne mancavano quattro, che sentiva le gambe deboli e pesanti, che quasi non ce la faceva più a muoversi. Tuttavia, non aveva pensato di fermarsi.
"Non ricordo cosa è successo al traguardo, vorrei tanto ma proprio non ci riesco – le parole di Ermakova ai media russi -. Sono contenta di esserci arrivata e soprattutto di essere ancora viva. A quanto pare, sono immortale… per fortuna sono ancora qui e posso condividere la mia gioia. Stavo correndo a tutta velocità, pensavo. Finirò la gara, che bello… mi dicevo. Solo in seguito ho realizzato cosa avevo fatto, perché alla fine non ho capito niente. C'è stato il buio. Ora va tutto bene, più o meno".
A Kazan ha rischiato grosso anche un altro atleta: ha avuto problemi di pressione
Quanto accaduto a Maria Ermakova è stato l'episodio più eclatante ma la mezzofondista non è stata l'unica a sentirsi male e a essere costretta a ricorrere alle cure mediche per le conseguenze della fatica e della voglia di migliorarsi in pista. Ai campionati russi di Kazan si sono vissuti attimi di angoscia e di tensione anche per le condizioni di un altro atleta che s'è esibito in un'altra disciplina. Si tratta di Fyodor Ivanov, che ha stabilito un nuovo record nazionale nella gara 400 metri ostacoli. Dopo la corsa, ha avuto uno sbalzo di pressione preoccupante: è salita bruscamente fino a raggiungere un livello critico di 180-120 e, tra i riflessi del malessere momentaneo, c'è stato anche un forte mal di testa.