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Jacobs non c’è, ai mondiali la 4×100 si affida a Chituru Ali, il gigante azzurro al debutto assoluto

Senza l’oro di Tokyo, out per un problema muscolare la staffetta azzurra (impegnata in batteria alle 3:14 di sabato 23 luglio) si affida agli olimpici Patta-Tortu-Desalu e Ali, preferito a Melluzzo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Senza Marcell Jacobs il quartetto della 4×100 ha cambiato obbligatoriamente fisionomia mutando dall'oro olimpico di Tokyo (con nuovo record italiano fissato a 37.50). La staffetta azzurra sarà composta per tre quarti dagli eroi dei Giochi, con la conferma di Patta, Desalu e Tortu anche se in ordine differente per ovviare all'assenza di Jacobs, più un debutto tutto da scoprire, quello di Chituru Ali che è stato preferito a Matteo Melluzzo, che resterà a disposizione come riserva.

Dunque, saranno due le novità della gara in programma questa notte, prima delle luci dell'alba di sabato 23 luglio, per la precisione alle 3:14 (che corrispondono alle 18:14 a Eugene, in Oregon) con le speranze italiane affidate ad una staffetta che avrà l'ingrato compito di difendere quanto di ottimo fatto in Giappone e di riconfermarsi sul panorama internazionale. Ingrato perché non si arriva propriamente con il vento in poppa, anzi: Marcell Jacobs ha dato il suo addio dopo la batteria dei 100 metri, Filippo Tortu, dopo le ottime sensazioni sui 200 ha fallito la finale per un capello, lasciando amarezza e delusione e ci sarà la tensione e il senso di responsabilità per il 23enne comasco Ali chiamato a no fallire proprio nella gara più importante della stagione.

A tutto questo si deve anche aggiungere il rimescolio delle posizioni all'interno del quartetto per ovviare all'assenza di Jacobs nel tentativo di farla sentire il meno possibile. Sui blocchi di partenza scatterà Lorenzo Patta in prima frazione, poi ci sarà un inedito Filippo Tortu in seconda (la più lunga, mai realmente amata dal milanese), quindi Fausto Desalu in terza e Chituru Ali nell'ultima. Ovviamente per ottenere un tempo importante per proseguire fino alla finale sarà decisivo il lavoro di squadra ma gli occhi sono tutti per il gigante di quasi 2 metri, Chituru Ali.

Di origini africane (mamma nigeriana, papà ghanese) Chituru Ali è cresciuto in provincia di Como, crescendo prima come ostacolista e solo recentemente affacciandosi allo sprint. La passione e la dedizione per i 100 metri è arrivata durante l'ultimo lockdow, quando, su suggerimento del proprio allenatore ha optato per la velocità, trovando immediate conferme. Si è infatti affermato lo scorso aprile imponendosi negli 80 e nei 150 metri con i nuovi record italiani mentre nella sua specialità principale, i 100 metri, ha gareggiato proprio con Marcell Jacobs (arrivando al bronzo) agli Assoluti di Rieti.

A Eugene, però, il 23enne azzurro ha pagato lo scotto dell'emozione per il debutto mondiale, nella sua batteria dei 100 dove è arrivata una cocente delusione, con un impietoso 10:40. Ma Chituru Ali è una certezza dell'atletica azzurra nella velocità, ha margini di miglioramento, se riuscirà a gestire bene la pressione potrà anche fare una frazione importante. Certo è che farlo alla sua prima esperienza, in staffetta, per far dimenticare Jacobs non sarà facile. Ma la gloria passa anche dai momenti più difficili.

Si partirà ovviamente dalle batterie sulla pista di Hayward Field dove l'Italia scenderà in pista nella seconda, in quarta corsia, insieme ai vicecampioni olimpici del Canada e ai quartetti di Giamaica, Francia, Brasile, Sudafrica, Spagna e Danimarca. I principali avversari da tenere d'occhio sono i francesi, poi i sudafricani e i brasiliani. Qualche istante prima al via la prima batteria che comprende i padroni di casa degli Stati Uniti (favoriti anche per la vittoria finale), la Gran Bretagna, la Cina bronzo olimpico, Giappone, Germania, Nigeria, Olanda e Ghana. Per accedere alla finale del giorno successivo, bisogna conquistare le prime tre posizioni di ogni batteria, anche se varranno inoltre i due migliori tempi di ripescaggio.

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