Il ritorno trionfale dell’Italvolley: “Ci siamo guardate e abbiamo detto: andiamo a prendercelo”

L'Italvolley femminile è nella storia e il giorno dopo l'impresa è ancora più bello. La Nazionale di pallavolo è sbarcata a Malpensa dopo aver vinto il Mondiale, un traguardo stellare per le ragazze guidate da Julio Velasco che hanno scritto un'altra pagina stupenda di questo sport. L'orgoglio si legge negli occhi di tutte le protagoniste, a cominciare dalla capitana Anna Danesi che è entrata anche a far parte del sestetto del torneo.
L'orgoglio è immenso per la campionessa del mondo, reduce da un risultato eccezionale arrivato esattamente un anno dopo l'oro olimpico. La capitana non si trattiene, osserva il trofeo che regge tra le mani ed esalta tutto il gruppo: "Orgogliosa di questo gruppo e di tutto quello che abbiamo fatto in questi due anni. Perché non si racchiude tutto solo in questa medaglia, ma in questi due anni di percorso che abbiamo fatto insieme. Conosco molte di queste ragazze dal 2018, quando si è formato questo gruppo. Devo dire che siamo riuscite a incoronare tutti i nostri sogni, per cui siamo molto contente". C'è stato un momento decisivo in cui tutto è cambiato e che ha dato inizio a questa grande storia.

L'emozione di Danesi dopo la vittoria del Mondiale
Dopo aver vinto l'oro alle Olimpiadi di Parigi la squadra non si è seduta, ma ha continuato a lavorare per raggiungere traguardi ancora più grandi. L'umiltà è uno dei segreti dell'Italia secondo la capitana: "Una cosa positiva di questa squadra è che riesce a mantenere sempre l'umiltà, perché non andremo avanti senza questa, sappiamo di essere forti, ma queste giocatrici sono incredibili perché ogni giorno non smettono mai di migliorare, di volerlo fare, quindi non smetteremo neanche adesso che siamo campionesse del mondo".

Danesi non dimentica il contributo di Velasco, l'allenatore che ha cambiato completamente le sorti dell'Italvolley: "Julio è stato fondamentale in questi due anni, ci ha detto tante cose che ci porteremo dentro, non solo nel campo da pallavolo, ma anche in tutta la nostra vita, perché sono dei mantra e lui ha un'aura gigantesca. Abbiamo detto che vogliamo farlo, vogliamo vincere questa partita, ma bastava dire che dobbiamo cercare dentro di noi, perché è tutto lì, ci siamo guardate negli occhi e abbiamo detto ‘andiamo a prenderlo', quindi dopo murate su murate ce l'abbiamo fatta".