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Esclude la campionessa dagli Europei di atletica e lei si vendica pubblicando la chat di WhatsApp

Lo scandalo è scoppiato in Spagna, quando il selezionatore ha escluso la velocista Aauri Bokesa e altri atleti senza validi motivi: “Assolutamente vergognoso e umiliante”
A cura di Alessio Pediglieri
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A pochi giorni dagli Europei di atletica che si svolgeranno a Monaco di Baviera dal prossimo15 agosto, in Spagna è scoppiato un vero e proprio caso attorno alle convocazioni per la nazionale iberica. A gettare il sasso nello stagno, Aauri Bokesa, campionessa sui 400 metri che aveva ottenuto ampiamente il tempo di qualificazione. Incredula davanti alle scelte del selezionatore, si è vendicata pubblicando sui social la conversazione privata su WhatsApp.

Nulla resterà impunito, avrà ben pensato la 33enne velocista spagnola, Aauri Bokesa, offesa e umiliata da Pepe Peirò, il selezionatore che ha avuto il compito di stilare la lista dei convocati agli imminenti Europei di atletica da consegnare alla federazione internazionale (IAAF) e all'organizzazione. E così è stato, perché la Bokesa ha scatenato un vero e proprio tsunami che ha coinvolto l'intero panorama atletico spagnolo, coinvolgendo nella bufera la stessa federazione.

Tutto perché Pepe Peirò si è rimangiato la parola data alla Bokesa, ma non solo visto che nella medesima situazione della velocista si sono ritrovati una mezza dozzina di altri atleti spagnoli: Carlos Rojas, Iker Arotzena, Iker Alfonso, Didac Salas, José Emilio Bellido e Daniel Cisneros erano stati puntualmente invitati dalla Federazione Europea di Atletica perché rientranti nei criteri di selezione attraverso il raggiungimento dei minimi stabiliti e della posizione nel ranking. Eppure, la RFEA – la Federazione spagnola di atletica – non ha inteso convocare, per "scelte tecniche", in pratica per giudizi squisitamente personali.

Da qui la feroce polemica che è sfociata sui social, con diversi atleti che hanno sfogato tutta la loro rabbia trovando solidarietà tra tifosi e altri colleghi di altre federazioni. Ma la decisione più forte è stata presa proprio dalla Bokesa che ha deciso di pubblicare la chat privata con Peirò nella quale si evince chiaramente, il cambio di decisione improvviso del selezionatore.

Come si vede dallo screenshot, il messaggio è del 26 luglio che equivale alla data ultima per ottenere il minimo per partecipare agli Europei. Ad un certo punto il direttore tecnico, Peirò, scrive chiaramente "Già preparando Monaco, la prova individuale: hai il minimo". Al chè,  la Bokesa risponde entusiasta: "Ciao Pepe! Domenica a Eugene abbiamo già fatto l'allenamento di velocità. Il peccato è che ci sono le gare, ma ho parlato con Laurent e faremo delle simulazioni di allenamento. Siamo molto fiduciosi che arriveremo sani e salvi a Monaco di Baviera". Dopo la risposta della Bokesa, il Però conferma: "Ti tengo nella lista, allora. Oggi è l’ultimo giorno per ottenere il minimo nelle prove individuali". 

Nessun dubbio, dunque, sulla presenza agli Europei, salvo poi scoprire di essere stata esclusa dalla lista senza alcun apparente motivo. La Bokesa aveva infatti ottenuto il tempo di 51.08 l’anno scorso, ampiamente minimo europeo e mondiale, anche se in stagione non aveva raggiunto quei livelli a causa di un infortunio. La RFEA avrebbe imposto come tempi da prendere in considerazione quelli del 2022, con la Bokesa che non ne aveva, perché impossibilitata a correre, ma anche questa tesi non avrebbe costrutto: la Bokesa era stata comunque convocata per i mondiali, dove aveva corso la 4×400 risultando la migliore delle quattro frazioniste spagnole con 52.85.

La rabbia è sfociata in una serie di post sui social, dove la quattrocentista ha evidenziato il tutto, spiegando che le scelte effettuate sono state frutto di esclusive motivazioni personali e discrezionali: "Assolutamente vergognoso e umiliante. Una vergognosa mancanza di rispetto nei confronti di atleti e allenatori". Tutto corretto, ma purtroppo oramai il tempo è scaduto: Aauri Bokesa e gli altri atleti esclusi non potranno più partecipare ai prossimi Europei.

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