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Coronavirus, Malagò e il possibile rinvio di Tokyo 2020: “Stanno vagliando tutte le ipotesi”

Giovanni Malagò, presidente del CONI, è intervenuto nella trasmissione radiofonica Deejay Football Club, e non ha escluso nessuna ipotesi in merito alle Olimpiadi di Tokyo 2020: “Mi sento di dire che ad oggi nulla è da escludere. Solo due soggetti devono prendere questa decisione: il CIO, quindi Bach, e il governo giapponese con il primo ministro Abe”.
A cura di Vito Lamorte
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Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono a forte rischio. Dopo il rinvio di altri due eventi sportivi importanti come l'Europeo e la Copa America è sempre più in dubbio la partenza della manifestazione sportiva più importante del mondo nonostante il CIO ha deciso di spostare la decisione più in avanti. A parlare del possibile rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo è stato il presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ospite della trasmissione radiofonica Deejay Football Club, non ha escluso nessuna ipotesi:

Ho parlato con il presidente del CIO Thomas Bach e abbiamo tutti dato mandato a lui per dare questo tipo di risposte. Stanno vagliando tutte le ipotesi, con cognizioni di causa e tutti gli elementi oggi a disposizione. Mi sento di dire che ad oggi nulla è da escludere. Solo due soggetti devono prendere questa decisione: il CIO, quindi Bach, e il governo giapponese con il primo ministro Abe.

Malagò: Olimpiadi senza atleti, giornalisti e pubblico non si possono fare

Dopo essersi soffermato sulle responsabilità degli attori in campo, Giovanni Malagò ha fatto riferimento alla questione monetaria che riguarda la manifestazione:

Ovviamente le Olimpiadi senza atleti, giornalisti e pubblico non si possono fare. Ma non si possono fare neanche senza TV e multinazionali che hanno pagato tantissimo per i diritti con contratti pluriennali che scadono nel corso dell'anno.

Tokyo 2020, il CIO prende tempo per decidere

Il CIO qualche giorno fa ha diramato un comunicato e non sembra avere nessuna intenzione di rinviare le Olimpiadi di Tokyo 2020: il comitato olimpico ha affermato che sta monitorando la situazione in maniera costante la situazione e che non vuole prendere nessuna decisione quattro mesi prima dell’evento inaugurale. Il presidente del CIO, Thomas Bach: "La salute e il benessere di tutti coloro che sono coinvolti nella preparazione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono la nostra principale preoccupazione". 

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