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Olimpiadi Tokyo 2020

Comportamenti sessuali inappropriati: atleta bandito dal villaggio olimpico a Tokyo

Storia curiosa quella di Alen Hadzic alle Olimpiadi di Tokyo. L’atleta amerispecializzato nella spada, ha dovuto fare i conti con un’inchiesta per comportamento sessuale inappropriato. Per le conseguenza di questa vicenda, Hadzic può si partecipare ai Giochi di Tokyo, ma non può soggiornare nel Villaggio Olimpico con il resto della sua squadra.
A cura di Marco Beltrami
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Le Olimpiadi spesso e volentieri regalano storie davvero curiose. Una di queste è sicuramente quella di Alen Hadzic, schermidore della squadra olimpica degli Stati Uniti. L'atleta specializzato nella spada, ha dovuto fare i conti con un'inchiesta per comportamento sessuale inappropriato. Per le conseguenza di questa vicenda, Hadzic può si partecipare ai Giochi di Tokyo, ma non può soggiornare nel Villaggio Olimpico con il resto della sua squadra.

C'è anche Alen Hadzic tra i componenti della squadra di spada maschile degli Usa, nelle vesti di sostituto. L'atleta dunque può entrare in gioco solo se un compagno s'infortuna o finisce fuori gioco per motivi di salute. Il suo nome però, oltre che per i risultati sportivi in patria è famoso anche per una vicenda delicata. Tre donne (due di queste schermitrici), che avevano conosciuto Hadzic durante la sua esperienza alla Columbia University, infatti lo hanno accusato di comportamenti inappropriati di natura sessuale, dal 2013 al 2015.

Ecco allora la sospensione da qualsiasi attività sportiva il 2 giugno scorso da parte dell'US Center for SafeSport, ovvero l'organizzazione che salvaguarda gli atleti da abusi sessuali emotivi e fisici. Una situazione che sembrava precludergli le Olimpiadi, e che ha spinto Hadzic a fare appello. Il 29 giugno, la sua sospensione è stata annullata, con il ripristino della sua eleggibilità olimpica. Per il giudice la sospensione era "inappropriata alle accuse" con la partecipazione ai Giochi considerata "non dannosa per la reputazione degli Stati Uniti o per il suo sport". Il tutto però dietro il divieto di contattare i suoi accusatori.

Il risultato? Alen Hadzic dunque è regolarmente con la sua squadra olimpica a Tokyo ma è stato costretto, come confermato dal suo avvocato a volare in Giappone separatamente, e non gli è stato poi permesso di soggiornare con il resto del team nel Villaggio Olimpico. Lo schermitore risiede in un altro hotel, isolato, su richiesta anche degli altri atleti della squadra a stelle e strisce che hanno espresso preoccupazione per la sua presenza, con la volontà di ridurre al minimo le distrazioni.

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