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Bebe Vio è d’oro nel fioretto alle Paralimpiadi di Tokyo: battuta la cinese Zhou in finale

Bebe Vio si conferma campionessa paralimpica nel fioretto femminile (categoria b). Medaglia d’oro anche alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 come accaduto nel 2016 a Rio. E come avvenuto in quella circostanza anche questa volta la schermitrice azzurra ha battuto in finale la cinese Jingjing Zhou. Il punteggio nell’ultimo atto è stato di 15-9 in favore della 24enne veneta portabandiera per l’Italia in questi Giochi Paralimpici.
A cura di Michele Mazzeo
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Bebe Vio si conferma campionessa paralimpica nel fioretto femminile (categoria b). Medaglia d'oro anche alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 come accaduto nel 2016 a Rio. E come avvenuto in quella circostanza anche questa volta la schermitrice azzurra ha battuto in finale la cinese Jingjing Zhou. Il punteggio nell'ultimo atto è stato di 15-9 in favore della 24enne veneta portabandiera per l'Italia in questi Giochi Paralimpici.

La fuoriclasse azzurra conferma dunque il suo dominio nella specialità di cui è campionessa Mondiale e duo volte campionessa olimpica. Netto il suo percorso nel torneo paralimpico (sei successi su sei nei gironi, poi gli assalti senza storia nei quarti e in semifinale) concluso con una finale vinta, senza non poche difficoltà, contro la cinese Zhou sua principale avversaria a livello internazionale. La fiorettista classe '97 non si è però lasciata sopraffare dal peso delle aspettative confermando i pronostici che la vedevano come la grande favorita della manifestazione.

Tutte le emozioni sono state sfogate solo dopo la stoccata finale quando, toltasi la maschera, l’atleta si è lasciata andare a un momento di gioia con i membri del suo staff tra lacrime e risate, prima di alzarsi dalla carrozzina e correre verso la tribuna per festeggiare il fantastico successo. Le Paralimpiadi di Tokyo 2020 per Bebe Vio non sono però ancora finite: domani infatti la 24enne di Mogliano Veneto dovrà affrontare la missione più difficile, cioè  provare a trascinare anche la squadra di fioretto femminile all’oro dopo essersi fermata in semifinale cinque anni prima a Rio nell'ultima Paralimpiade.

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