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Asia Cogliandro: “Licenziata e minacciata perché incinta. Mi dicevano di restituire gli stipendi”

Asia Cogliandro, pallavolista centrale del Perugia, ha raccontato di essere stata “licenziata perché incinta”: la 29enne pallavolista ha svelato quanto accaduto dopo aver comunicato alla sua società di aspettare un figlio.
A cura di Vito Lamorte
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Asia Cogliandro è stata licenziata perché incinta. Nel 2025, in Italia. La pallavolista 29enne, 15 anni di carriera tra A2 e A1, ha raccontato questa brutta storia e lo ha fatto senza usare giri di parole: "Sono stati lapidari, volevano proprio che mi levassi di mezzo". 

In un'intervista al quotidiano La Stampa ha ripercorso gli ultimi mesi della sua vita e ha descritto il momento quando, lo scorso gennaio, ha comunicato alla sua società di essere incinta; "Il 21 gennaio mi alleno e ho paura, le compagne sono spaventate. Decido di dirlo, il giorno dopo lo comunico al direttore sportivo, che contentissimo mi abbraccia. Ma in un attimo lo scenario cambia, e le pressioni arrivano immediatamente. La società mi dice di lasciare casa e di restituire anche le mensilità già pagate. Diventano assertivi: ‘devi andare via'".

La denuncia di Asia Cogliandro: "Sono rimasta incinta e mi hanno buttata fuori"

Cogliandro fa parte della squadra di Perugia, che milita nella A1 di volley femminile. Nei mesi successivi al rinnovo col club promosso dalla A2, la pallavolista ha scoperto di essere incinta ma quando ha raccontato la situazione al direttore sportivo ma la risposta non è stata quella che si aspettava. L'atleta ha svelato anche di aver tentato una mediazione, una sospensione del contratto con altri incarichi amministrativi: "Ho proposto di aiutarli a gestire i social o di darmi un lavoro d’ufficio per i mesi che mancavano, purtroppo il loro unico intento era sbarazzarsi di me. Ho persino ipotizzato di congelare il contratto, fino al rientro, alle stesse condizioni. Tra la loro offerta e il dovuto fino a scadenza contratto ballano 12 mila euro, una cifra stupida: ma io ho subito una violenza psicologica".

Asia Cogliandro è cosciente che il suo non è il primo caso e ha affermato: "Siamo co.co.co, non professioniste. Qualcosa è stato modificato ma dovrebbero esserci più tutele….Se continuiamo ad accettare compromessi, non sarò l'ultima. È ora di dire basta".

Cogliandro: "Mi hanno fatto detestare lo sport che amavo"

"Una grande storia d'amore finita con una inconcepibile violenza psicologica di cui non capisco proprio il motivo", ha dichiarato la pallavolista. Cogliandro ha svelato che, dopo aver raccontato la sua maternità, l'unico obiettivo della squadra era capire in che modo mandarla via: "‘Bisogna capire che cosa fare con il contratto'. Mi impongono di chiedere la maternità, ma quella scatta a due mesi dalla data del parto. Non ragionano, vogliono solo tagliarmi".

La pallavolista ha aggiunto particolari molto forti: "Io in carriera ho avuto degli infortuni: mentre sei ferma ti pagano, se sei incinta sei da allontanare. Mi hanno dato dell'ingrata, mi hanno minacciata". Infine, una considerazione che lascia il segno e dovrebbe far riflettere: "Piuttosto che tornare a giocare faccio il muratore, con tutto il rispetto, non sarei ovviamente in grado, però lo sport che amavo ora mi disgusta. Non ne voglio più sapere di quel mondo".

"Una storia molto triste", ha dichiarato il procuratore della pallavolista, Paolo Buongiorno. 

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