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Il Manchester City si gode Ruben Dias, il tassello che mancava dopo 440 milioni spesi in difesa

Il Manchester City si gode Ruben Dias. Il difensore portoghese è stato premiato come migliore in campo nella semifinale di ritorno della Champions League 2020-2021 e il lavoro di quest’anno fa capire in che modo Pep Guardiola e la società si sono mossi negli anni per poter arrivare ad aver un reparto difensivo così completo e compatto.
A cura di Vito Lamorte
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Un muro di nome Ruben Dias. Il difensore portoghese del Manchester City è stato eletto migliore in campo nella semifinale di ritorno della Champions League 2020-2021 e sta mostrando il motivo per cui il club inglese ha speso 68 milioni di euro, più 3,6 di bonus, per portarlo in Premier League. Il classe 1997 ex Benfica era stato uno dei calciatori più osservati nelle scorse stagioni per il percorso che aveva fatto con la maglia delle Águias e il Pep Guardiola lo ha voluto per rinforzare il suo pacchetto arretrato. Ruben Dias è stato chiamato in causa ben 46 volte in questa stagione tra Premier League, Champions, FA Cup e League Cup per 3972 minuti giocati; ha perso solo in tre occasioni (37 vittorie e sei pareggi) e sta giocando in maniera formidabile in coppia con John Stones.

Dopo l'ultima stagione il manager catalano aveva capito di aver bisogno di un difensore con determinate caratteristiche e l'identikit fatto al gruppo di lavoro sul mercato ha portato a Ruben Dias. Contro il Paris Saint-Germain il portoghese è stato il migliore dei suoi insieme a Zinchenko, Fernandinho, Foden e Mahrez ma l'UEFA ha deciso di premiare lui perché i suoi interventi difensivi hanno permesso al City di non prendere gol e di chiudere con un clean sheet la semifinale di ritorno dopo quella subita all'andata su calcio da fermo.

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Ruben Dias è stato solo l'ultimo acquisto del Manchester City dopo che il club di Maine Road negli ultimi anni ha iniziato a lavorare anche sul reparto difensivo: gli addetti al mercato di Guardiola hanno speso ben i 440 milioni di euro solo per la retroguardia da quando il tecnico catalano è alla guida del Manchester City. Se dovessimo prenderli in ordine cronologico, portieri compresi, dovremmo partire dall'arrivo di John Stones nel 2016 per 56,5 milioni di euro, Oleksandr Zinčenko per 2 milioni e di Claudio Bravo per 18 milioni. L'anno successivo a all'Etihad Stadium arrivarono Aymeric Laporte (65 milioni),Benjamin Mendy (57,5 milioni), Kyle Walker (55 milioni), Ederson (40 milioni) e Danilo (40 milioni). Nel 2019 i Citizens acquistarono Joao Cancelo per 65 milioni e Angelino per 12 milioni e la scorsa sessione estiva ci sono stati i colpi Ruben Dias e Nathan Aké (41 milioni).

Un lavoro lungo e dispendioso sul reparto difensivo che sta dando i suoi risultato e ha portato ad un traguardo mai raggiunto prima dal club di Manchester, ovvero raggiungere la finale di Champions League. Il City è ad un passo dalla vittoria della Premier e si è già aggiudicato la League Cup: questa stagione potrebbe diventare straordinaria per Guardiola e i suoi ma mancano due tasselli.

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