24 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Lo sciopero degli sceneggiatori ferma il set di Stranger Things 5, il destino delle altre serie tv

Hollywood paralizzata dagli scioperi. Con gli autori sul piede di guerra, rischiano di slittare diverse produzioni seriali attesissime, prima fra tutte la quinta stagione di Stranger Thing, che sarà costretta rinviare l’uscita su Netflix.
A cura di Giulia Turco
24 CONDIVISIONI
Immagine

Lo sciopero degli sceneggiatori continua ad agitare il mondo di Hollywood. Dallo scorso 2 maggio sono migliaia gli autori che hanno deciso di manifestare incrociando le braccia e bloccando, di fatto, tutte le attività nei principali studios. Si protesta contro salari bassi e contratti precari: una situazione che stride con il proliferare dei contenuti delle piattaforme streaming.

A causa dello sciopero finora sono stati costretti a fermarsi gli storici show televisivi come il Saturday Night Live, The Late Show di Stephen Colbert o il Jimmy Kimmel Live!, che dallo scorso 6 maggio vanno in onda solo come repliche. Non solo, a risentirne ben presto sarà anche il mondo delle serie tv che, con la scrittura paralizzata per via degli scioperi, saranno costrette a rinviare l’uscita delle stagioni attualmente in lavorazione.

Slitta la produzione di Stranger Things

Tra i contenuti che stanno facendo più discutere c’è senz’altro Stranger Things, i cui autori, i fratelli Matt e Ross Duffer, hanno annunciato che la produzione della quinta ed ultima stagione non procederà fino a quando non verrà trovato un accordo tra la WGA (l’associazione degli sceneggiatori) e la AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers). “Sebbene siamo entusiasti di iniziare la produzione con i nostri fantastici cast e troupe, non è possibile farlo durante questo sciopero. Speriamo che venga raggiunto presto un accordo equo in modo da poter tornare tutti a lavoro”, hanno fatto sapere tramite una nota. Da programma, le riprese sarebbero dovute iniziare l’estate 2023 con l’uscita della quinta stagione prevista per il 2024, ma è molto probabile che le date da calendario verranno fatte slittare.

Il destino di House of Dragons e altre serie in lavorazione

Lo scrittore fantasy George R. R. Martin ha fatto sapere che i suoi prodotti non saranno invece condizionati dallo sciopero. Il prequel spin off del Trono di SpadeThe Hedge Knights’ non si fermerà, mentre il lavoro di scrittura della seconda stagione di The House of Dragons è terminato, per cui le riprese proseguiranno anche su questo fronte.

Discorso simile per le riprese del nuovo adattamento de Il Signore degli Anelli, Gli Anelli del Potere, al quale mancano 19 giorni di riprese per essere concluso. Fino a quando sarà in corso lo sciopero, si asterranno dal set gli showrunner J. D. Payne e Patrick McKay, ma sul set britannico resteranno a dirigere i lavori i registi e i produttori esecutivi.

Si ferma invece la sesta stagione di Cobra Kai, dal momento che l’ideatore della serie Jon Hurwitz ha dichiarato piena solidarietà alla causa degli autori. “Odiamo scioperare, ma se dobbiamo, scioperiamo duramente. Matite giù nella stanza degli scrittori di Cobra Kai. Nessuno sceneggiatore sul set”, ha detto sapere. I lavori slitteranno fino a data da destinarsi.

È ferma anche la produzione di Abbott Elementary, la serie che ha sbaragliato ai recenti Emmy Awards, che sarebbe dovuta partire proprio lo scorso 2 maggio, data di inizio dello sciopero. “Io sono una scrittrice e appartengo al WGA. Anch’io sono in sciopero”, ha fatto sapere l’autrice Quinta Brunson.

Immagine

Salta la diretta degli MTV Movie Awards con Drew Berrymore che diserta

Per come sta proseguendo la mobilitazione, sembra che l’attuale sciopero possa avere un impatto ancor più significativo di quello del 2007-2008, durato 100 giorni, a causa di una compattezza da parte della categoria. Tra le conseguenze più significative, al momento, spicca la diretta saltata degli MTV Movie e Tv Awards. L’evento è andato in onda in differita con una cerimonia di premiazione registrata, con Drew Berrymore che ha deciso di non presenziare per solidarietà agli sceneggiatori. Come lei, ha fatto un passo indietro anche l’attrice Jamie Lee Curtis, fresca di Oscar, che ha chiarito via social che non avrebbe partecipato all’evento

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views