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Da Imma Tataranni a Montalbano, perché la Rai trasmette così tante repliche

Tv, Sorrisi e Canzoni, interpellando esponenti Rai, ha fatto chiarezza sui motivi che hanno spinto l’azienda a puntare sulle repliche già da marzo.
A cura di Daniela Seclì
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La Rai, già da marzo, sta proponendo diverse repliche di serie tv di successo, dal Commissario Montalbano a La Sposa, passando per Imma Tataranni. Un palinsesto con poche novità e già scarico mesi prima dell'arrivo dell'estate. Stefania Zizzari su Tv, Sorrisi e Canzoni ha voluto vederci chiaro. Così, ha interpellato diversi esponenti della Rai o legati al mondo delle fiction italiane, per capire le motivazioni di questa scelta.

Perché così tante repliche in Rai? Parla il direttore dei palinsesti

Il direttore pianificazione palinsesti Rai, Marcello Ciannamea, ha spiegato a Tv, Sorrisi e Canzoni, che in realtà stanno andando in onda anche alcune proposte in prima visione TV. Ad esempio, la fiction Un passo dal cielo 7, che si è da poco conclusa o Vivere non è un gioco da ragazzi, serie appena cominciata. E ha aggiunto che la decisione di programmare una replica è presa di comune accordo con Rai Fiction. Così, la parola è passata alla direttrice Maria Pia Ammirati:

La scelta di mandare una prima tv o una replica è dettata da due considerazioni: la prima è su quanto sia disponibile tra le produzioni già pronte; la seconda si basa sul piano editoriale di Rai Fiction, "pensato" sempre in prospettiva e non limitato all'oggi, come sarà chiaro con le nuove offerte del 2023-2024, che vedranno molte novità con titoli che raccontano il nostro recente passato, il mondo al femminile, la storia e i personaggi che hanno contribuito a creare la nostra identità. Senza dimenticare i temi del nostro tempo, basti pensare a un titolo che ha polverizzato ogni record: Mare fuori. Questa linea editoriale sta caratterizzando Rai Fiction e credo sia una strada sulla quale sarà inevitabile continuare a camminare. D'altronde, attraverso i numeri dell'audience, è proprio il pubblico stesso a chiedercelo.

Il nodo del canone, è un costo giustificato alla luce delle repliche?

Tv, Sorrisi e Canzoni, allora, ha chiesto a Marcello Ciannamea se sia giusto pagare il canone per tutto l'anno, quando la proposta Rai per mesi consiste in repliche. Il direttore pianificazione palinsesti ha rimarcato come il canone Rai sia "la quota più bassa d'Europa". E ha continuato:

Proprio parte di quella cifra contribuisce alla creazione delle fiction, che hanno i propri tempi di realizzazione. E comunque, le sembrano poche 100 prime serate di fiction e circa 350 prodotti per il day time? Per non dimenticare le prime serate di intrattenimento.

Nelle scorse settimane, Giancarlo Leone – presidente dell'Associazione produttori audiovisivi – aveva parlato di un'emergenza in Rai, riferendosi a una situazione di stallo nelle produzioni. Sulle pagine di Tv, Sorrisi e Canzoni, anche lui si è espresso sulla questione delle repliche:

La Rai non sta investendo sufficientemente sulle serie televisive perché non ha abbastanza soldi da mettere sul prodotto culturale audiovisivo. L'investimento è passato dai 220 milioni di euro di sei-sette anni fa ai 170 milioni di euro di quest'anno: con i fondi che ci sono non si arriva a coprire adeguatamente il fabbisogno di prodotti nuovi.

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