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Adolescence è la seconda serie in inglese più vista di Netflix: chi c’è ancora al primo posto

Adolescence diventa la seconda serie in inglese più vista su Netflix. Con 141,2 milioni di visualizzazioni, supera Stranger Things 4 e punta Mercoledì.
A cura di Stefania Rocco
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Un nuovo fenomeno televisivo sta dominando la classifica dei titoli più popolari di Netflix: Adolescence, miniserie britannica formata da soli quattro episodi che ha scalato le posizioni fino a diventare la seconda serie in lingua inglese più vista nella storia della piattaforma. Con 141,2 milioni di visualizzazioni accumulate dal lancio lo scorso 13 marzo – giorno del rilascio –  serie ha superato Stranger Things 4 e si trova ora a un passo dal primo posto, ancora saldamente occupato da Mercoledì. Un traguardo che nessuno avrebbe previsto alla vigilia dell’uscita, ma che conferma la potenza di una narrazione incisiva anche senza grandi nomi (come i due magistrali attori che interpretano Manie e il padre Eddie) oppure budget multimilionari. Tra l’altro, considerando l’attuale disponibilità del titolo in catalogo, i numeri della serie potrebbero ancor crescere.

I motivi del successo di Adolescence

Adolescence non è una serie evento nel senso classico del termine. Nessuna promozione massiccia, nessun attore di fama internazionale a partecipare alle riprese. Eppure, nel giro di poche settimane, ha catturato l’attenzione del pubblico globale. La storia ruota attorno a Jamie Miller.  Il protagonista è interpretato dal giovanissimo e magistrale Owen Cooper.  Accanto a lui, Stephen Graham nel ruolo del padre.

Le reazioni sono state immediate tanto che il governo del Regno Unito ha scelto di renderla disponibile gratuitamente in tutte le scuole secondarie, come strumento educativo per affrontare temi come bullismo e violenza di genere.

È prevista una seconda stagione di Adolescence?

Al momento, nonostante il successo raggiunto, la strada per la realizzazione di una seconda stagione è tutt’altro che definita. Gli autori hanno chiarito che Adolescence è nata per raccontare una storia autoconcvlusiva. Stephen Graham ha però lasciato intendere che un ritorno potrebbe avvenire in forma antologica, con nuovi personaggi e nuovi contesti: “Non siamo interessati a fare un semplice seguito. Ma c’è ancora molto dare".

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