Zazzaroni sulla telecronaca di Lele Adani: “Da tempo guardo le partite senza audio”

Dopo l'incredibile partita tra Israele e Italia, terminata con il funambolico risultato di 4 a 5, Lele Adani è finito nell'occhio del ciclone per la sua garra charrúa nel raccontare gli episodi del match. Quel "ma che cos'è un pranzo al sacco? È una gita scolastica?" sulla quinta rete di Sandro Tonali non ha spiazzato solo il commentatore Alberto Rimedio, ma l'intera platea di spettatori – ben 7.6 milioni, mica pochi – che ha immediatamente messo all'indice la solita esuberanza dell'ex difensore di Inter, Brescia e Fiorentina. Tra i commenti a posteriori, si aggiunge quello di Ivan Zazzaroni. Il direttore del Corriere dello Sport ha detto chiaro e tondo il suo pensiero, come di consueto.
Che cosa ha detto Ivan Zazzaroni
"Mi piacerebbe tanto poter commentare la tempesta social che sta investendo gli interventi in telecronaca di Lele Adani, ma non sono in grado di farlo: da tempo la mia religione (Neoallegrismo) mi invita a seguire le partite senza l'audio", ha dichiarato Zazzaroni. Una punzecchiatura riferita non solo al fatto di preferire le partite senza il commento tecnico (di Adani o di chiunque altro), ma c'è un riferimento specifico al "neoallegrismo", e non mica casuale. Proprio Massimiliano Allegri fu uno degli allenatori più bersagliati da Adani durante i suoi anni a Sky Sport, quando l'ex difensore non perdeva occasione per criticare il gioco "poco spettacolare" dell'allenatore livornese.
Mi piacerebbe tanto poter commentare la tempesta social che sta investendo gli interventi in telecronaca di Lele Adani, ma non sono in grado di farlo: da tempo la mia religione (Neoallegrismo) mi invita a seguire le partite senza l'audio.
Il giorno dopo la partita tra Israele e Italia, la grande agitazione di Lele Adani nel commentare i match è diventato un tema. Sui social, da più di ventiquattrore, si discute della possibilità di avere una maggiore moderazione nel commento tecnico di una partita di calcio.