Sonia Bruganelli e il segreto tenuto nascosto al padre: “L’interruzione di gravidanza? Paolo la voleva, io ero troppo giovane”

Sonia Bruganelli è stata ospite di Domenica In nella puntata del 16 novembre. Ha presentato la sua autobiografia nello studio di Mara Venier e ha spiegato di averlo scritto per raccontare se stessa soprattutto ai figli. "Dopo tanto gossip su di me, dopo aver affrontato il divorzio da Paolo, avevo bisogno di far conoscere la realtà diversa da quella che conosce il pubblico". La reazione è stata positiva da parte dei suoi figli che hanno scoperto un nuovo modo di vedere la loro mamma. Il libro nasce come strumento di verità, un modo per permettere ai figli di vedere la madre al di là delle narrazioni mediatiche, dei titoli di giornale, delle interpretazioni altrui.
La reazione dei ragazzi è stata quella sperata: hanno scoperto aspetti di lei che non conoscevano, hanno visto la loro mamma sotto una luce nuova. Un obiettivo raggiunto, dunque, quello di consegnare loro non una versione edulcorata della propria storia, ma i fatti così come sono accaduti.
Il grande amore con Bonolis e la scelta difficile
Quando Mara Venier osserva che con Paolo Bonolis "è stato un grande amore", Sonia non esita: "Sono stati trent'anni". Tre decenni di vita insieme, di costruzione familiare, di complicità. Ma anche di scelte difficili, come quella raccontata nel libro e che la conduttrice ha portato in studio: l'interruzione di gravidanza avvenuta agli albori della relazione. "Paolo la voleva", ha detto Venier riferendosi a quella decisione. La Bruganelli non si sottrae: "Nessuno mi aveva costretta". Era troppo giovane, non si sentiva pronta. Ma c'era una certezza che l'accompagnava: "Sapevo comunque che avrei costruito la mia famiglia con Paolo". Una scelta consapevole, dolorosa forse, ma compiuta con la consapevolezza che quella storia sarebbe durata, che il tempo per diventare madre ci sarebbe stato.
Il segreto tenuto al padre fino alla fine
La rivelazione più delicata, però, riguarda il silenzio mantenuto con il padre. "Io l'ho nascosta a mio papà e lo dico solo adesso perché papà non c'è più", ha confessato Sonia. Una scelta di protezione doppia: proteggere sé stessa e proteggere lui. "Lui avrebbe sofferto e ho voluto evitare lo sguardo giudicante di mio papà." Non si trattava solo di nascondere un fatto. Si trattava di preservare un rapporto, di non dover affrontare quella sofferenza negli occhi di chi ti ha cresciuta, di non doversi giustificare per una decisione già abbastanza complessa da elaborare. Solo ora, con il padre scomparso, Sonia si concede la libertà di raccontare anche questo capitolo.
Davide, il figlio camaleonte tra talento e insicurezza
Nel corso dell'intervista, la Bruganelli si è soffermata anche sul figlio Davide, descrivendolo con lucidità e senza indulgenze materne di facciata. "È un camaleonte. È più simile al padre di quello che pensa, perché è capace di difendere il ‘bianco' e poi di difendere il ‘nero' con una velocità celebrale enorme."
Un'intelligenza brillante, dunque, ereditata da Paolo Bonolis. Ma con un problema: "Crede però poco in se stesso, a volte esagera e fa danni. Deve avere fiducia in se stesso". Il confronto con un padre ingombrante come Bonolis non aiuta. "Il confronto con il padre Paolo non deve esserci", ha sottolineato Sonia, consapevole di quanto possa essere difficile per Davide trovare la propria strada accanto a una figura così importante. E poi c'è la dinamica familiare classica: "Paolo è severo come genitore. Ti dice: questa cosa non la devi fare. Poi ti dice: adesso vai da mamma. E mamma risolve." Un equilibrio consolidato in trent'anni, dove i ruoli sono chiari e complementari, anche dopo la separazione.