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Sky Italia multata per 4,2 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette, la società: “Siamo stupiti”

L’Antitrust ha sanzionato Sky per 4,2 milioni di euro, accusando la pay-tv di comunicazioni poco trasparenti: aumenti nascosti nelle fatture e promozioni mai applicate ai clienti in fase di recesso. L’azienda respinge le accuse: “Abbiamo sempre agito con trasparenza”.
A cura di Sara Leombruno
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha colpito Sky Italia con una sanzione da 4,2 milioni di euro, accusando l’azienda di aver messo in atto tre pratiche commerciali scorrette negli ultimi anni. Il provvedimento, approvato il 18 novembre 2025, arriva al termine di un’istruttoria che ha analizzato comunicazioni, offerte e rinnovi rivolti a milioni di clienti.

Aumenti nascosti nelle fatture

La prima violazione riguarda gli aumenti di prezzo del 2024, comunicati – secondo l’Antitrust – in modo poco trasparente.
Nelle fatture inviate agli abbonati, l’avviso sul rincaro appariva solo a pagina 4, dopo il riepilogo dei costi e persino dopo la sezione promozionale. Nessun grassetto, nessuna evidenza grafica: una comunicazione che molti utenti potevano facilmente non notare. Stesso discorso per le email, che non mettevano abbastanza in risalto la scadenza entro cui era possibile esercitare il recesso gratuito. L’Antitrust ritiene che questa modalità potesse ostacolare la possibilità degli abbonati di capire in tempo l’aumento e decidere se lasciare il servizio. Per questa pratica, Sky dovrà pagare 2 milioni di euro.

Il claim “finché non disdici”: ma il prezzo aumentava

La seconda contestazione riguarda le offerte di NOW pubblicizzate tra il 2021 e il 2023 con lo slogan “finché non disdici”. Un messaggio che lasciava intendere un prezzo fisso, quando in realtà, nel 2024, Sky ha applicato aumenti sfruttando le clausole contrattuali. Per l’Antitrust si tratta di una comunicazione ingannevole, perché il claim principale era troppo forte rispetto alle note legali. Sanzione: 800.000 euro.

Offerte mai applicate in fattura

La terza pratica riguarda le offerte di retention, cioè quelle proposte ai clienti che stavano per disdire o erano vicini alla scadenza del contratto. Molti utenti hanno segnalato di aver ricevuto promozioni considerate vantaggiose, confermate anche tramite mail o riepiloghi online, che però non venivano poi applicate in fattura. Secondo l’Autorità, questi casi non erano semplici errori, ma situazioni che si ripetevano nel tempo, con meccanismi poco chiari come sconti “spezzati” in più voci o modificabili unilateralmente. Per questa condotta, Sky dovrà pagare 1,4 milioni di euro.

Cosa succede ora e la risposta di Sky

Sky ha 60 giorni per comunicare all’Antitrust come intende adeguarsi alla decisione. Le sanzioni devono essere pagate entro 30 giorni dalla notifica. Immediata la replica dell'azienda: “Siamo stupiti della sanzione, soprattutto alla luce delle azioni adottate per migliorare la trasparenza e l’attenzione al cliente. Restiamo convinti della correttezza del nostro operato e valuteremo le opportune azioni nelle sedi competenti”.

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