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Raoul Bova rompe il silenzio e attacca Corona: “Come chi spara a qualcuno e chiede a tutti di fare lo stesso”

L’attore, ospite a Verissimo, racconta a Silvia Toffanin gli effetti dello tsunami mediatico che lo ha travolto quest’estate, dopo la pubblicazione dei suoi audio da parte di Fabrizio Corona, che attacca duramente pur non nominandolo mai. Sul rapporto con Rocio Munoz Morales: “Quello che è successo lo sappiamo io e lei”.
A cura di Andrea Parrella
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Raoul Bova parla per la prima volta della vicenda che lo ha visto coinvolto nelle scorse settimane, quando a seguito della diffusione di suoi audio da parte di Fabrizio Corona che hanno svelato pubblicamente la fine della relazione con Rocio Munoz Morales, mettendolo al centro di una vicenda mediatica in seguito alla quale Bova ha deciso di muoversi subito sul piano legale presentando un esposto al Garante della Privacy.

Ospite di Verissimo, Bova ha parlato subito della vicenda: "Un momento particolarmente intenso, che ho dovuto elaborare, inizialmente non riuscivo a capire l'entità e la gravità di quello che stava succedendo. non ho accettato, mi sono rifiutato di accettare delle minacce, che ho rispedito al mittente". Bova parla di "un tentativo di estorsione dal quale mi sono difeso dicendo che semplicemente non avevo nulla da nascondere e che credo nessuno debba piegarsi a certe cose. Primo perché credo nella giustizia, secondo perché chi tenta di estorcerti una cosa non lo farà una volta sola, se ci cadi una volta è l'inizio della fine".

L'attore si ritiene assolutamente estraneo a responsabilità: "Se sei convinto di esserti comportato nel migliore dei modi con te stesso bisogna camminare a testa alta. Il giudice più importante credo sia lo specchio. Quando ti guardi negli occhi e scappi da quello sguardo vuol dire che c'è qualcosa che non va, ma non è stato il mio caso. Chi mi conosce sa quali sono le mie vicende personali non giudica e rispetta le mie decisione. Nonostante la grande delusione, sofferenza nel vedere un accanimento mediatico che non si è fermato alla presa in giro e allo sberleffo, che ci possono stare per un personaggio pubblico, ma è stata ripresa la notizia da una persona che pubblica su un sito delle notizie che provenivano da illecito. Bisognava bloccare in partenza il tutto, forse".

La reazione di Bova: "Mi sentivo in un film"

Raoul Bova torna ai giorni in cui lo tsunami mediatico aveva rischiato di compromettere la sua carriera: "Mi dicevano che avrei perso il lavoro, altro che Don Matteo e Buongiorno Mamma, mi veniva detto che anche la mia vita matrimoniale sarebbe stata rovinata. Io non mi sono mai sposato, ma il mio rapporto di coppia da tempo aveva situazioni interne che stavamo gestendo con molta riservatezza, quindi per me non è stato mai un problema scendere a patti. Non stavo perdendo qualcosa, ero talmente convinto della mia verità da non temere alcun tipo di rivalsa e ritorsione, non credevo la notizia potesse fare questo clamore".

Raoul Bova non nomina Corona, ma parla di lui

Raoul Bova, pur non facendo mai il nome di Corona, contesta la sua scelta di pubblicare l'audio: "La persona che diffama, che fa il suo show, anche pagando e chiedendo dei soldi, inneggiando alla rivolta generale, mi ha fatto pensare di essere dentro a un film. Mi chiedevo se stessi sognando. È come se una persona con una pistola che ha appena sparato si mostra, dice a tutti di prendere una pistola e sparare. La pistola, in questo caso è un social network, che mette a disposizione la possibilità di parlare, sbeffeggiare, andare contro una persona, al solo scopo di ottenere visibilità. In nome di un like si può ferire, uccidere una persona?".

Bova spiega a Toffanin di avere provato a immaginare il riflettersi della sua condizione su una persona comune: "A me ha fatto male, ci vedevo una violenza, un accanimento di questo tipo, mi ha toccato. Ma ho pensato subito: se questa cosa può in qualche modo minare il mio equilibrio, farmi venire dei pensieri strani, un grande sconforto, che cosa può provocare in una ragazza che subisce la stessa cosa da quello di turno che decide di metterla sul web, farle revenge porn? Alcune persone si sono uccise, non hanno retto. Quindi questo non è più sberleffo, si tratta di un problema grave, sociale. Non si può permettere più una cosa del genere. Io sto provando a trasformare la mia esperienza in forza, per combattere questo tipo di violenza".

Il rapporto con Rocio Munoz Morales

Un'ultima parentesi legata proprio alla situazione con Rocio Munoz Morales, che nel frattempo ha fatto richiesta di affidamento esclusivo dei figli: "La situazione tra me e Rocio la sappiamo noi. Ci sono momenti in cui le persone decidono di fare delle scelte e non comunicarle, perché non è detto che se sei un personaggio pubblico devi fare il bollettino di quello che ti succede nella vita […] Non mi sono mai preoccupato degli effetti di questa cosa. Non ho nessun tipo di rancore nei confronti di Rocio, probabilmente qualcuno voleva creare un conflitto. Forse qualche sbaglio l'ho fatto anche io, forse avevo bisogno di chiarezza. Ricomincio come chi è andato al tappeto e si rialza, continuando a guardare la vita con la stessa passione di sempre".

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