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Pino Insegno torna a Reazione a catena: “Non devo dimostrare nulla. Mercante in fiera? Uno scivolone”

Pino Insegno replica alle critiche e si prepara alla nuova edizione del quiz estivo di Rai1. A sostenerlo, anche il direttore Angelo Mellone.
A cura di Stefania Rocco
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Pino Insegno è pronto a tornare alla guida di "Reazione a catena", programma di punta del palinsesto estivo di Rai1. Dopo una scorsa edizione segnata da critiche e ascolti altalenanti, il conduttore romano si prepara a una nuova sfida, rivendicando l’esperienza accumulata e forte del sostegno della Rai.

Pino Insegno: “44 anni di mestiere, devo dimostrare solo a me stesso”

Insegno ha chiarito innanzitutto di non sentire alcuna pressione a proposito dell’imminente banco di prova: “Dopo 44 anni di questo mestiere devo dimostrare qualcosa solo a me stesso rispetto alle persone che mi seguono da tanto tempo”, ha dichiarato, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. Poi il riferimento al passato e al flop del remake del “Mercante in fiera”: “Reazione a Catena debuttò nel 1982 in prima serata su Rai2 il sabato sera. Da lì, oltre 40 anni di mestiere. Dopo di che alla conduzione non ci sono più stato io – indagate voi il motivo – e ho fatto tanti altri programmi andati bene, a parte lo scivolone del ‘Mercante in Fiera’ che è stato un tentativo”.

Ne ha approfittato, quindi, per porre l’accento sul contesto complicato nel quale ritiene di essersi trovato ad andare in onda: “Andavamo in diretta contro la partita, contro la finale di salto in alto, contro la finale di Coppa Davis e gli ascolti nonostante tutto avevano sempre il 2 davanti. Quest'anno confermeremo e andremo avanti, non ci siamo sempre noi contro tutti. Poi creare la polemica è facile”.

Il sostegno della Rai a Pino Insegno

A difesa di Insegno è intervenuto Angelo Mellone, direttore dell’Intrattenimento Day Time della Rai: “Non si può prendere come esempio la programmazione dello scorso anno perché è stata una corsa a ostacoli nella definizione e ridefinizione dei palinsesti. Una concatenazione di eventi sportivi e internazionali che ha impedito a un programma storico di sedimentarsi. Quest'anno si torna su un terreno di normalità. Pino Insegno ha molti difetti, ma per quanto mi riguarda non ha nulla da dimostrare”.

Infine, la proposta di sospendere il giudizio fino al termine della stagione: “Ci rivediamo a fine luglio e facciamo un bilancio. Se gli ascolti saranno soddisfacenti, chiedo di considerare Pino per quello che è. Può essere simpatico o antipatico, per me è simpaticissimo, ma non esistono conduttori che non hanno flop alle spalle, quindi direi che la quantità di attenzione che ha ricevuto lui è stata abbastanza grande”.

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