Pier Silvio Berlusconi: “Canale 5 evoluta, ma si andrà avanti”, poi un messaggio velato a Giorgia Meloni

Pier Silvio Berlusconi celebra un anno cruciale per la sua guida di Mediaset e del gruppo europeo MediaForEurope. Nell'intervento che andrà in onda al Tg5, l'amministratore delegato del gruppo racconta l'annata che si avvia a conclusione con uno sguardo alla realtà nazionale, dai successi inattesi de La Ruota della Fortuna e gli ascolti che lui rimarca come i più ali in Italia, ma anche al contesto internazionale, con un messaggio che ha il sapore politico e intende velatamente parlare anche al governo di Giorgia Meloni. Lo fa in giorni complessi per il gruppo, visto il dibattito attorno alla vicenda Signorini che, giorno dopo giorno, pare allargarsi in modo considerevole, su cui l'azienda per il momento preferisce rimanere in silenzio.
”Il 2025 per noi di Mediaset, per MediaForEurope, è stato un anno straordinario. Dopo sette anni di lavoro, di determinazione e di coraggio, abbiamo realizzato questa dimensione davvero da multinazionale”, racconta Pier Silvio Berlusconi al Tg5. Nell'evidenziare che quella che guida sia l'unica azienda italiana di stampo internazionale nel mondo dei media – MediaForEurope opera attualmente in sei paesi europei – Pier Silvio rivendica”l’orgoglio di avere trasformato, uso la parola che ha usato lei, quello che era un sogno di mio padre anni e anni fa in quella che oggi si può dire una realtà”. Dall’altro, però, ”la consapevolezza che il lavoro da fare sarà tantissimo e che sarà molto duro”, e bisognerà ”evolvere continuamente, guardare avanti, tesi verso il futuro. Siamo a buon punto, ma il lavoro non è compiuto”.
I successi di Mediaset e il sorpasso sulla Rai
Guardando all'Italia, Berlusconi parla inevitabilmente dei successi della sua Mediaset – cambiata in modo netto da quando è "cambiata la testa", come Paolo Bonolis aveva detto in un'intervista a Fanpage – derivati anche dall'intuizione de La Ruota della Fortuna, che dopo più di 30 anni ha svecchiato l'access di Canale 5, con risultati impensabili: “Canale 5 in particolare si è un po’ evoluta, questa evoluzione andrà avanti e i risultati sono arrivati. Come? Non è nei nostri obiettivi: ci misuriamo con noi stessi, ma per il terzo anno nella storia della televisione italiana gli ascolti di Mediaset sono in assoluto più alti di quelli del competitor che fa servizio pubblico. Quindi tanta soddisfazione. Ci sono tanti prodotti che funzionano, una televisione molto ricca. La ruota è un fenomeno: fa un ascolto che penso anche nel resto del mondo, giorno dopo giorno, non si veda da decine di anni”.
Pier Silvio Berlusconi guarda alla televisione generalista come uno strumento che deve essere "nazionale e locale", capace di adattarsi alle realtà particolari con uno sguardo largo. E qui affronta proprio il tema del gruppo europeo che dirige: “Ora questo sistema lo dobbiamo estendere dall’Italia alla Spagna, alla Germania, all’Austria, alla Svizzera e al Portogallo, perché vorrei ricordare ai nostri telespettatori che, da essere un’azienda operativa in due Paesi, da poco tempo operiamo in sei Paesi, in un settore considerato in difficoltà”.
Un messaggio velato a Meloni e alle forze di governo
Quindi Berlusconi pronuncia parole legate alle cooperazione tra paesi europei che, lette in controluce, non possono che apparirci come politiche, un messaggio contrario a chiunque, anche nella stessa coalizione di governo di cui Forza Italia fa parte, coltivi ipotesi e fantasie in direzione contraria ai principi europei: ”Professionalmente mi auguro che in Europa ci sia più consapevolezza, che si possa arrivare a quel minimo di cooperazione e intese fra i Paesi per fare in modo che l’Europa esista, che lavori per crescere e anche, se necessario, che si difenda […] Ad oggi non è stato così, ma i singoli Paesi da soli sono troppo piccoli: non ce la possono fare contro i giganti economici delle grandi potenze mondiali […]Questa è una sfida che riguarda l’Europa, riguarda tutte le aziende europee e riguarda persino le famiglie. Perché se l’imprenditoria e l’industria vanno bene, le famiglie stanno meglio".