video suggerito
video suggerito

Paolo Bonolis: “C’è una puntata di Ciao Darwin che non ho potuto registrare, Berlusconi mi chiamò per fermarmi”

Ospite del podcast di Giacomo Poretti, Paolo Bonolis ha parlato di Ciao Dawrwin e di quella puntata che, in tutte le edizioni del programma, non ha potuto registrare:”Erano gli anni in cui Silvio Berlusconi era presidente del consiglio, mi ha chiamato e mi ha chiesto di evitare”.
A cura di Elisabetta Murina
195 CONDIVISIONI
Immagine

"‘C'è una puntata di Ciao Darwin che non sono mai riuscito a fare". Paolo Bonolis ha ripercorso gli anni dello storico programma in onda su Canale 5 per nove edizioni non consecutive, la prima nel 1998 e l'ultima lo scorso anno. Il conduttore, affiancato in studio dall'amico e collega Luca Laurenti, ha fatto sfidare categorie di persone opposte tra loro per vedere chi potesse sopravvivere ‘all'evoluzione', in onore della teoria di Darwin.

La puntata mai andata in onda di Ciao Darwin

Ai microfoni di PoreCast, il podcast condotto da Giacomo Poretti, Paolo Bonolis ha parlato degli anni in cui è stato conduttore di Ciao Darwin. Ogni settimana a sfidarsi erano categorie di persone sempre nuove, da uomini contro donne a eterosessuali contro omosessuali. "Ho bellissimi ricordi, abbiamo fatto cose che adesso sarebbero impensabili, come bianchi contro neri o omo contro etero", ha spiegato. Tra tutte le idee che ha avuto, però, ce ne è stata una che non è riuscito mai a realizzare perché ha avuto uno stop da parte di Silvio Berlusconi: "C'è una puntata che non sono mai riuscito a fare, erano gli anni in cui Silvio Berlusconi era presidente del consiglio. Mi ha chiamato e mi ha detto "Forse è il caso di evitare" e io ho risposto "La capisco presidente lasciamo stare" ". La categoria era Papa Boys contro Papi Girls. 

"Abbiamo triplicato la sicurezza", la puntata più difficile da gestire

In tutte le nove edizioni del programma, dalla prima in onda nel 1998 all'ultima dello scorso anno, Bonolis ha confidato che la puntata più temibile è quella che ha visto sfidarsi da una parte attrici di arte drammatica e dall'altra quelle del cinema per adulti. "Fu bellissima, è stata davvero indescrivibile", ha confidato. E ha poi spiegato il perché: "Non puoi capire cosa c’era nello studio. Queste non erano attrici per adulti ma demoni, demoni perversi disposti a qualunque cosa".

195 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views