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Morto Alberto Masoero, storico conduttore dei Tg Rai e responsabile comunicazione Fiat

Il giornalista, conduttore del Tg negli anni Settanta e Ottanta, era entrato in Rai con il concorso storico del 1968, lo stesso di Bruno Pizzul, Paolo Frajese e Bruno Vespa.
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Alberto Masoero è morto il 2 gennaio 2024 all'età di 81 anni. È stato un popolare giornalista italiano, conduttore dei telegiornali delle reti Rai degli anni settanta e ottanta. Successivamente, ha legato il suo nome e la sua carriera alla Fiat come responsabile della comunicazione per l'Italia e per l'estero. Lasciò la Rai nel 1984 proprio per passare come capo ufficio stampa della Fiat. Dal 2000 era in pensione e nel 2005 aveva guidato il giornale "Panorama di Novi" di Novi Ligure, città dove ha vissuto ed è morto.

La carriera di Alberto Masoero

Alberto Masoero entra in Rai nel 1968, nello stesso concorso vinto da una generazione di simboli del servizio pubblico: Paolo Frajese, Bruno Pizzul, Angela Buttiglione, Bruno Vespa. Il giornalista viene destinato alla sede Rai di Milano come commentatore della giornata borsistica del Tg1 delle 13.30. Si occuperà della cronaca degli anni di piombo per il GR2 e collaborerà anche a Novantesimo Minuto e Domenica Sportiva negli anni di Paolo Valenti e Maurizio Barendson. Nel 1976 è capo servizio della redazione economico-sindacale del Tg1. Lascia la Rai nel 1978 per diventare capo ufficio stampa di Assolombarda. Rientra in Rai per condurre il Tg1 delle 13.30 e passa al Tg2 nel 1983 come caporedattore e conduttore del Tg Notte.

Il passaggio alla Fiat

Nel 1984 lascia la Rai per passare alla Fiat come capo ufficio stampa Italia. Nel 1989 viene nominato responsabile delle relazioni esterne di Fiat Iberica, la capogruppo della multinazionale torinese in Spagna e Portogallo. Continuerà occuparsi della Fiat per l'Europa da Bruxelles poi nel 1995 il rientro a Torino come capo ufficio stampa estero della Holding Fiat. In pensione dal 2000, guida il giornale Panorama di Novi dal 2005 fino al 2008. Ricordato così dal sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere: "Ha dato un importante contributo alla vita politica e culturale della città. È stato anche assessore per un paio d'anni, liberale fino in fondo". 

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