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Karina Cascella: “Volevo dare un fratellino a Ginevra ma ho avuto due aborti, spero ancora di restare incinta”

Karina Cascella ha raccontato per la prima volta di aver vissuto due volte il dramma dell’aborto. Rimasta incinta nel 2019 e poi nel 2020, ha perso entrambe le gravidanze, nel secondo caso quando era già al quarto mese.
A cura di Stefania Rocco
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Karina Cascella ha raccontato per la prima volta di avere vissuto, per due volte e in silenzio, il dramma dell’aborto. L’ex opinionista di Uomini e Donne è stata ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, il salotto di Canale 5 che l’ha vista affrontare uno degli aspetti più dolorosi della sua vita. Mamma di Ginevra, nata nel 2010 dal legame con l’ex compagno Salvatore Angelucci, Karina ha sperato – e spera ancora – di poter dare un fratellino alla sua bambina. Rimasta incinta dell’attuale compagno Max Colombo sia nel 2019 che nel 2020, la donna ha perso entrambe le gravidanze, nel secondo caso quando era già arrivata al quarto mese.

Karina Cascella e l’aborto: “Il mio corpo si è rifiutato di fare quello per cui è nato”

Karina ha raccontato in tv di avere vissuto la perdita delle sue due gravidanze come una sconfitta profonda. “Mi sentivo inadeguata, il mio corpo si rifiutava di fare quello per cui era nato”, ha confidato, senza riuscire a nascondere l’emozione e il dolore che, ancora oggi, quanto accaduto le provoca. A spingerla a fermarsi e a godersi il presente, concentrandosi su ciò che di bello ha già nella vita – a cominciare dalla figlia Ginevra – è stato il compagno Max, preoccupato per la piega che la situazione stava prendendo e per le condizioni psicologiche di Karina, fortemente provata.

Karina Cascella spera ancora nella possibilità di una nuova gravidanza

A distanza di cinque anni da quei momenti difficili, Karina confessa di non avere ancora rinunciato del tutto al sogno di diventare mamma per la seconda volta. Non al punto da farne un obiettivo primario, ma con la speranza che un figlio possa ancora arrivare e sorprenderla. Sarebbe il modo più bello – spiega – per regalare a Ginevra, “il vero centro della mia vita”, quel fratellino che sogna di poterle presentare un giorno.

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