Giornalisti di La7 in sciopero: “Stipendi ridotti e organici insufficienti nonostante i risultati record”

Un solo astenuto e nessun voto contrario. L'assemblea dei giornalisti de La7 ha confermato al Comitato di redazione il pacchetto di tre giornate di sciopero già precedentemente deliberato. La decisione arriva in un momento paradossale, si legge nel comunicato, per l'emittente, che sta registrando ottimi risultati sia in termini di ascolti che di bilancio. Richieste dirette a Urbano Cairo come al direttore del Tg, Enrico Mentana, accusati di stringere troppo la cinghia.
La protesta dei giornalisti e il contrasto con i successi dell'azienda
La protesta nasce da una situazione che i giornalisti definiscono insostenibile: stipendi ridotti per neoassunti e precari, organici della redazione del telegiornale considerati insufficienti dopo numerosi pensionamenti, carriere e retribuzioni bloccate da troppi anni e significativamente inferiori rispetto a quelle praticate dalle altre televisioni nazionali. Particolarmente critico, secondo l'assemblea, è il contrasto tra i problemi denunciati e i risultati ottenuti dall'emittente. I giornalisti sottolineano come tutti questi problemi permangano "nonostante gli ottimi dati di bilancio e gli straordinari risultati di ascolto, spinti proprio dai Tg e dai programmi di informazione e dalla crescita su tutte le piattaforme, che trainano l'intero gruppo editoriale".
La richiesta all'azienda e al direttore Mentana
Le redazioni che contribuiscono al successo dell'emittente si troverebbero nelle condizioni lavorative più difficili, con l'assenza di un piano di sviluppo e di investimenti adeguati. Queste le richieste:
L'assemblea dei giornalisti de La 7 chiede all'azienda e al direttore il riconoscimento concreto dell'impegno della redazione attraverso i corretti strumenti del Cnlg e degli accordi integrativi aziendali, l'adeguamento degli organici e degli stipendi dei neoassunti, un piano per la stabilizzazione dei colleghi precari, progetti editoriali chiari e regole per favorirne lo sviluppo.