Geppi Cucciari e la battuta su Maria De Filippi: “Voleva fare il giudice, ha scelto quelli di Amici non si sa perché”

Geppi Cucciari è stata ospite della semifinale di Amici in onda sabato 10 maggio. La presentatrice e comica ha colto l'occasione per invitare i giovani al voto a giugno, quando si terrà il prossimo referendum sui temi del lavoro e della cittadinanza. Immancabile anche una battuta rivolta alla padrona di casa Maria De Filippi.
La battuta di Geppi Cucciari su Maria De Filippi
Con il suo stile inconfondibile, Geppi Cucciari ha iniziato a parlare di Amici, facendo anche riferimento al Conclave terminato qualche giorno fa: "Questo programma è una certezza, c'è sempre, qualche giorno fa è partito lo spin off ‘Amici della Cappella Sistina‘. Litigano nello stesso modo, anche lì ci sono tre giudici: il Padre, i Figlio e lo Spirito Santo. Fino all'ultimo, il camerlengo era indeciso tra Habemus Papam e No Maria io esco".
Immancabile una battuta verso la padrona di casa: "Pare che prima o poi il Pontefice si affaccerà al balcone per rivelare il quarto segreto di Fatima. Come fa Maria ad avere u sorriso così bello, nonostante si nutra esclusivamente di caramelle?". E ancora: "Maria è laureata in giurisprudenza con 110 e lode, voleva diventare giudice, poi ha scelto loro tre come giudici non si sa perché".
La polemica sul referendum: "Non ne parla nessuno"
Successivamente, la comica ha virato con ironia il suo discorso verso la politica: "Non c'è alcun mistero su come si deciderà il vincitore di Amici: attraverso il baluardo della democrazia in Italia, che è il televoto. Il fatto di poter scegliere, di potersi schierare e prendere posizione, è quello che ci rende adulti". Poi, la frecciata a Cristiano Malgioglio:
Io non ce l'ho con te Cristiano, ho visto quella puntata in cui ti si è bloccato il pulsante interiore per scegliere tra Chiara e TrigNO. Invece, schierarci ci rende vivi, sui social abbiamo le idee chiarissime su qualsiasi argomento, poi però nella vita reale ci asteniamo.
In riferimento al film C'è ancora domani di Paola Cortellesi: "In quell'epoca, si votava per finta, ma le donne non potevano votare neppure per finta. Quando fu scritta la Costituzione, un senatore disse che le donne non potevano giudicare per motivi fisiologici, ossia per il ciclo. Voi uomini che scusa avete per non capire una mazza anche per le altre tre settimane?". Ultimo, ma non per importanza, l'invito ad andare a votare al prossimo referendum:
Ci sono dei referendum alle porte di cui non parla nessuno, se ti fai sempre i ca**i tuoi, qualcuno si farà i tuoi e deciderà al posto tuo su cose piccole, medie e grandi. Siccome siete quelli che nel futuro decideranno, siete giovani, allora dite la vostra. Senza paura.