Francesca Michielin a Una, nessuna e centomila: “Viviamo in una Società patriarcale, diciamolo pure se fa paura”

Sul palco di Piazza del Plebiscito, durante la puntata speciale di Una, nessuna e centomila, Francesca Michielin ha scelto di non usare mezzi termini. Davanti a Fiorella Mannoia e alla conduzione di Amadeus, la cantautrice ha affrontato un tema che spesso viene evitato in contesti televisivi mainstream: il patriarcato.
La parola che nessuno vuole pronunciare
"Sembra sempre una parola da non dire, ma è la verità", ha esordito Michielin, mettendo subito il dito nella piaga. "Noi viviamo in una società patriarcale. Ci sono dei costrutti, degli stereotipi di genere, delle gerarchie che bisogna rispettare a tutti i costi".
L'applauso del pubblico in piazza è partito immediato, segno che il messaggio ha toccato un nervo scoperto. Perché Michielin ha fatto quello che raramente accade in televisione: ha nominato il problema senza giri di parole, senza addolcire il concetto, senza cercare formule più digeribili per il pubblico generalista. La cantautrice ha poi parlato di quelle che, a suo dire, sarebbe il pilastro di tutte discriminazioni quotidiane: "Il concetto di ‘cose da femmine' è una cosa che ha inventato la società patriarcale. Non esistono cose che possono fare solo le femmine e cose che possono fare solo i maschi".
"Ogni corpo è politico"
"Poi c'è questa ossessione dei corpi", ha proseguito Michielin, entrando in un altro territorio minato. "Ogni corpo è valido, ogni corpo è politico". Michielin non si è limitata all'analisi del problema. Ha lanciato una richiesta precisa da fare assolutamente: "Educazione affettiva nelle scuole, educazione sentimentale, educazione al consenso".
Tre tipi di educazione che in Italia continuano a essere terreno di scontro politico e culturale. La cantautrice ha poi aggiunto: "Io batterò il chiodo tantissimo e vi ringrazio per aver creato uno spazio per questa cosa. Più creiamo spazi per questi concetti, più creiamo visibilità per chi non ce l'ha".