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Opinioni

Federico Fashion Style e il mercato del coming out

Nessuno ha il diritto di giudicare la scelta di Federico Lauri di dichiararsi pubblicamente omosessuale, né le tempistiche con cui l’ha fatto. L’enorme interesse per il suo coming out è però figlio di un sistema mediatico in cui le rivelazioni sono preziose, diventano “esclusive” e, quindi, vengono macchiate dal loro stesso valore.
A cura di Andrea Parrella
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La notizia è che Federico Fashion Style, al secolo Federico Lauri, ha raccontato a Verissimo la "sua verità" ripercorrendo la sua storia con l'ex compagna e la fine del loro rapporto, dovuto appunto all'ammissione di essere gay. È veramente una notizia? Era proprio il caso di doverlo fare? Sono solo alcune delle reazioni, più o meno scomposte, all'intervista di Lauri, che nessuno dovrebbe giudicare per la scelta di aver detto quello che ha detto in televisione e, tantomeno, criticarlo per il presunto ritardo con cui lo avrebbe fatto.

Ciò detto, la notiziabilità dell'orientamento sessuale di Federico Fashion Style è semmai interessante da un altro punto di vista, perché sintesi di una dinamica ormai ricorrente del sistema mediatico contemporaneo, espressione di quella che potremmo definire "cultura della rivelazione".

L'ammissione pubblica, la verità svelata dopo essere rimasta per troppo tempo nascosta sotto una coltre di menzogna, personaggi che vanno in Tv per raccontare il loro rapporto con la sessualità, ospiti che rilasciano interviste su una malattia passata, o ancora che decidono di raccontare brutte esperienze vissute durante il periodo dell'infanzia o dell'adolescenza. Sono solo alcune facce possibili della rivelazione.

In questo momento storico segnato dall'emergere di nuovi temi e nuove sensibilità, traumi che tempo fa semplicemente non erano percepiti come tali, avere qualcosa da svelare significa, di fatto, poter esistere, essere ricercati, risultare appetibili come materia prima nell'ingranaggio di distribuzione di una notizia.

È una sorta di mercato del coming out (la dichiarazione pubblica di omosessualità) quello che ha spinto, legittimamente, Federico Lauri a dare in esclusiva a Verissimo l'intervista in cui racconta al pubblico uno degli aspetti più personali della sua vita. Ma la parola "esclusiva" ha un duplice sottotesto, allude a qualcosa di eclatante ma al contempo, con ogni probabilità, remunerato. Così fosse, non sarebbe bene, né male, ma semplicemente tale. Se non altro perché con questa intervista il celebre hair stylist si ricolloca sul mercato con un'identità rinnovata, dopo anni in cui si è raccontato ed è stato raccontato in stretta correlazione all'idea di famiglia tradizionale, dell'indispensabilità di un padre e di una madre.

È forse questo aspetto materiale, che ripetiamo è assolutamente legittimo e diretta conseguenza di un processo interiore che Federico Lauri ha certamente impiegato del tempo a metabolizzare, a rendere più sintetica e meno eclatante la sua rivelazione. Il mercato dà, il mercato toglie.

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"L'avvenire è dei curiosi di professione", recitava la frase di un vecchio film che provo a ricordare ogni giorno. Scrivo di intrattenimento e televisione dal 2012, coltivando la speranza di riuscire a raccontare ciò che vediamo attraverso uno schermo, di qualunque dimensione sia. Renzo Arbore è il mio profeta.
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