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Duro colpo al pezzotto, passa la legge antipirateria: blocco di internet in 30 minuti e multe salate

Con un disegno di legge approvato in Senato arriva un duro colpo alla pirateria online. Nuove e più tempestive regole per bloccare la connessione a chi ne fruisce e colpire chi fornisce illegalmente i servizi. Ecco cosa cambia.
A cura di Andrea Parrella
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Arrivano multe salatissime, fino a 15mila euro, oltre a connessione a internet staccata in 30 minuti. Con un disegno di legge approvato in Senato arriva un duro colpo alla pirateria online, il cosiddetto "pezzotto". L'Aula ha approvato definitivamente e all'unanimità il disegno di legge 621, che sarà utile per l'appunto a favorire la prevenzione e la repressione della diffusione illecita in rete di contenuti tutelati dal diritto d'autore. Al centro dell'attenzione, naturalmente, la diffusione online di eventi sportivi, in particolare quelli relativi alla Serie A e le competizioni internazionali.

Cosa cambia con la nuova legge

Ma il discorso è ampliato anche ai settori dell'audiovisivo, del cinema, della musica, dell'editoria. Un ddl che tutela i fornitori di servizi, stabilendo che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni potrà ordinare ai provider internet di disabilitare l'accesso ai contenuti diffusi abusivamente e che il blocco di ogni altro futuro nome di dominio, sottodominio o indirizzo IP sia tassativo. In uno dei primi articoli si legge che:

L’Autorità per le garanzie nelle comu­nicazioni, di seguito denominata « Auto­ rità », con proprio provvedimento, può ordi­nare ai prestatori di servizi, compresi i pre­ statori di accesso alla rete, di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi abusivamente mediante il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e il blocco dell’instra­ damento del traffico di rete verso gli indi­rizzi IP univocamente destinati ad attività il­ lecite.

In sostanza, nel momento in cui stia avvenendo una riproduzione illegale di contenuti vari, l'Agcom potrà ordinare ai fornitori di servizi di bloccare l'accesso a questi contenuti. La cosa potrà essere fatta rapidamente, senza bisogno di un dibattito, se la richiesta arriverà dal titolare dei diritti o da un'organizzazione che rappresenta i titolari dei diritti. Se i contenuti sono trasmessi in diretta, l'Agcom può adottare, notificare ed eseguire il provvedimento prima o durante la trasmissione stessa. Giunta la segnalazione, i motori di ricerca e altri fornitori di servizi internet coinvolti devono eseguire l'ordine dell'Agcom immediatamente, e comunque entro 30 minuti dalla notifica. Questo viene fatto disabilitando i nomi di dominio e reindirizzando il traffico di rete lontano dagli indirizzi IP specificati.

Maxi multe da 2mila a 15mila euro

Aspetto non irrilevante, arrivano anche le maxi multe da 2mila e fino a 15mila euro per chi diffonde opere cinematografiche, audiovisive o editoriali a scopo di lucro. Il procedimento penale può inoltre comportare anche la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Tra i dettagli, infatti, la legge autorizza l'installazione di sistemi di videosorveglianza all'intero delle sale destinate al pubblico per impedire che vengano ripresi spettacoli e poi riprodotti illegalmente.

Soddisfazione per Sky, DAZN e Lega

Grande soddisfazione per questo passo, espressa dall’amministratore delegato di DAZN Italia Stefano Azzi, così come dell’AD di Sky Italia Andrea Duilio. Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha spiegato che il Disegno di Legge "è una misura fondamentale per tutelare il diritto d’autore e oscurare finalmente in modo tempestivo i siti pirata: migliora sensibilmente il quadro normativo che regola i diritti televisivi dello sport e ne accresce il valore. Desidero ringraziare, a nome di tutta la Lega Serie A, il Governo per l’attenzione e la sensibilità rivolte a un tema così importante che aspettava da tempo una soluzione, e tutto il Parlamento, in particolare le Commissioni coinvolte per il lavoro e l’impegno profuso nel raggiungere l’obiettivo in tempi rapidi. La misura adottata oggi era necessaria ed è quanto mai opportuna, perché arriva in una fase importante di trattative per l’assegnazione dei diritti televisivi del nostro campionato: è un ulteriore avanzamento nel percorso di rilancio e modernizzazione del sistema calcistico italiano".

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