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Anna Foglietta: “Mi espongo sempre per le grandi battaglie in cui credo, dà un senso al mio essere famosa”

Anna Foglietta si racconta nel programma Da Noi…A ruota libera, in cui si sofferma sulla necessità di abbracciare battaglie importanti che diano ancora più valore al suo essere un personaggio noto.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella puntata di Da Noi…A Ruota Libera di domenica 4 maggio, nel salotto di Francesca Fialdini si è accomodata Anna Foglietta. L'attrice, al cinema con il film Storia di una notte, in cui recita al fianco di Giuseppe Battiston e Massimiliano Caiazzo, si è raccontata parlando di alcuni momenti della sua carriera, della spinta per le battaglie sociali che da sempre sostiene e anche della sua famiglia.

I cambiamenti nel lavoro da attrice

"Sono contenta di essere riuscita a riprendermi i miei spazi. Dopo il Covid il mio lavoro è cambiato tantissimo, molte cose andavano già bene, ma è stato un anno zero per noi" è così che l'attrice racconta come abbia imparato, dopo anni di carriera, a ritagliarsi dei momenti che fossero solo suoi, cercando di non essere fagocitata dal lavoro e dalle troppe richieste, spesse volte non necessarie: "Noto che si va spesso dietro ai gusti del pubblico e non dovrebbe essere così, perché gli sceneggiatori, gli autori, vedono cose che ci rappresentano e andrebbero raccontate, dovremmo lasciargli più spazio", chiosa Foglietta.

Anna Foglietta: "Mi espongo per le grandi battaglie in cui credo"

Un tema sul quale Francesca Fialdini si sofferma con la sua ospite è l'attenzione e la costanza con la quale l'attrice si occupa di alcuni temi importanti, battaglie necessarie per la società, di cui Foglietta parla con grande orgoglio:

Non potrei fare diversamente, il mio essere artista, il mio essere volto noto, da quando ho trovato questa forma di attivismo è come se avesse trovato un senso, come se tutto quello che ho fatto, che ho costruito, anche in termini di credibilità, messo a disposizione delle grandi battaglie in cui credo, lo amplifichi ma sia anche a servizio a queste grandi battaglie. La mia notorietà serve a queste battaglie e ne sono fiera, perché mi sono centrata.

Una riflessione sui figli e il film Storia di una notte

Non poteva mancare un cenno al sua famiglia, parlando soprattutto dei suoi figli e dell'uso che fa fare loro dei social: "Cerco di arginarne il più possibile le insidie, perché fino ai 14 anni sono pericolosi. Per me, adulta, sono uno stimolo negativo continuo". Il tema delle genitorialità è poi legato a doppio filo al ruolo da lei interpretato in Storia di una notte, in cui veste i panni di una madre che ha perso suo figlio: "Non ci sono parole per descrivere la perdita di un figlio, non esiste nemmeno una parola per descrivere i genitori che rimangono senza figli." 

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