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Alessandro Sallusti: “Non ho studiato e non fui ammesso alla maturità. Sono stato raccomandato per lavorare”

Le anticipazioni di Ciao Maschio in onda sabato 24 maggio, in seconda serata su Rai 1, rivelano le dichiarazioni di Alessandro Sallusti, uno degli ospiti di Nunzia De Girolamo. Il giornalista e opinionista televisivo ha rivelato di non aver studiato e di aver ricevuto numerose raccomandazioni “in tutti i passaggi professionali che ho fatto”.
A cura di Gaia Martino
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Il giornalista e direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti sarà ospite di Nunzia De Girolamo a Ciao Maschio nella puntata in onda sabato 24 maggio 2025, in seconda serata su Rai 1. Stando alle anticipazioni, il giornalista e opinionista televisivo ha ripercorso il suo passato spiegando di non aver studiato a scuola: non fu ammesso all'esame di maturità, ha spiegato, e i suoi genitori non la presero bene. "Sono stato raccomandato in tutti i passaggi professionali che ho fatto", le parole.

Le parole di Alessandro Sallusti a Ciao Maschio

"Io non ho studiato, non sono stato ammesso alla maturità in anni in cui ammettevano chiunque con il famoso sei politico. Io non sono riuscito a prendere neanche il sei politico, peraltro in un istituto tecnico, quindi neanche al liceo classico" ha raccontato Alessandro Sallusti a Nunzia De Girolamo nell'intervista che andrà in onda a Ciao Maschio domani sera, sabato 24 maggio. Così ha continuato: "Questo l'ho fatto perché avevo in mente, già da bambino, di fare il giornalista. Per me fare il giornalista era fare l'inviato e girare il mondo, non avevo capito che bisognava poi anche scrivere e sapere. Quando ho iniziato questo mestiere avevo il vocabolario sotto la scrivania, c'era ancora la macchina da scrivere, perché quando si arrivava a scienza e coscienza non sapevo dove mettere la i". Ricordando la sua infanzia, il giornalista ha raccontato che i suoi genitori non reagirono bene ai suoi cattivi voti a scuola: "I miei genitori a questa cosa reagirono malissimo, avevo un padre severissimo. Tra l'altro l'hanno presa alla sprovvista, non sapevano che io in realtà non andavo a scuola, ma invece andavo a fare il galoppino in queste prime radio private".

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"Devo dire grazie a tanta gente perché mi ha raccomandato"

Stando alle anticipazioni dell'intervista, Alessandro Sallusti ha spiegato quanto sia stato importante per lui essere stato raccomandato. "Trovo ci sia molta retorica sulle raccomandazioni, io sono stato raccomandato in tutti i passaggi professionali che ho fatto, nel senso che non è che tu ti svegli un mattino e ti assume il Corriere della Sera per caso. C'è sempre qualcuno, mentre tu stai lavorando, in quel caso ero a Il Messaggero e c'erano dei colleghi che mi hanno conosciuto e mi hanno raccomandato, sono andati al direttore del Corriere della Sera e mi hanno segnalato come uno bravo", ha raccontato. Poi ha continuato: "Poi sappiamo che siamo in Italia, per di più ci sono anche delle altre raccomandazioni , ma la raccomandazione è uno dei motori soprattutto dell'accesso al mondo del lavoro. Negli anni ‘60-70 c'erano i parroci che raccomandavano agli imprenditori del posto alcuni ragazzi". Il giornalista e opinionista televisivo ha ammesso di dover ringraziare tante persone per averlo raccomandato al tempo: "Io a tanta gente devo dire grazie, perché mi ha raccomandato, quindi ha innescato la raccomandazione e io a mia volta ho fatto lo stesso".

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